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Uova contaminate, Commissione Ue: anche l'Italia tra i Paesi coinvolti

uova

Una grossa partita di uova contaminate è stata venduta dall'Olanda in tutta Europa, compresa l'Italia. Misure cautelative in tutta Europa.

Tutto è iniziato nel 2016 quando in Olanda, nelle coltivazioni e nelle grandi fattorie, viene introdotto l’utilizzo del fipronil. Per i non addetti ai lavori, il fipronil è un insetticida usato per allontanare i parassiti dalle piante. Questo antiparassitario sembra essere mediamente dannoso per l’uomo, quindi se alcuni prodotti venissero contaminati con quantità eccessive di fipronil diventerebbero non commestibili e pericolose. Ciò, purtroppo, è accaduto davvero con le uova. Una enorme partita di uova prodotte in Olanda sono state contaminate dal fipronil e, prima che ci si accertasse della cosa, sono anche state vendute in tutta Europa. Ben 15 Paesi sono stati coinvolti: il Belgio, i Paesi Bassi, la Germania, la Francia, la Svezia, il Regno Unito, l’Austria, l’Irlanda, il Lussemburgo, la Polonia, la Romania, la Slovacchia, la Slovenia e la Danimarca. Ovviamente il quindicesimo paese è l’Italia.

Dal Ministero della Salute

Il Ministero della Salute italiano, però, ci ha tenuto a far sapere che nei primi cinque mesi del 2017 sono state ritirate, prima che fossero messe in commercio, tutte le partite di uova e di prodotti derivanti dalle uova che provenissero dall’Olanda e dalla Francia. Contrariamente all’Italia, infatti, in Francia le primissime partite di uova contaminate non furono bloccate e stanno ancora verificando se siano state messe tutte in commercio. Ma Stéphane Travert, Ministro dell’agricoltura francese, ha detto che, in ogni caso, dai controlli sanitari non è emersa nessuna emergenza dovuta alla contaminazione, quindi anche se sono state messe in vendita e prime partite di uova non hanno sortito effetti catastrofici. Intanto in Italia si continuano a bloccare le uova provenienti dai Paesi Bassi e dalla Francia, per un totale – allo stato attuale – di 610 mila kg di uova e prodotti derivati dalle uova che non sono mai arrivati nemmeno a essere venduti.

Una riunione dei Paesi coinvolti

Vista la gravità del problema è stata indetta una riunione che coinvolgerà i 15 Paesi europei raggiunti dalle uova contaminate (anche se va ricordate che le uova contaminate furono vendute anche in due paesi extraeuropei, ovvero la Svizzera e Hong Kong) La riunione è prevista per il 26 settembre e dovranno essere prese decisioni importanti non solo per l’impellenza attuale ma anche a scopo precauzionale, per fare in modo che non ricapiti in futuro. Nonostante tutto Mina Andreeva, portavoce della Commissione, fa sapere che il sistema di controllo dei prodotti agricoli dell’Unione Europa è più che efficiente. Si è trattato di un caso isolato, che è nato dall’utilizzo di una sostanza vietata, ovvero il fipronil. Infatti i due manager dell’azienda olandese ChickFriend, da cui è partita tutta la contaminazione, sono stati arrestati ieri e le indagini sono ancora in corso. Resta da appurare, infatti, se fossero coscienti di usare una sostanza pericolosa e illegale oppure no.