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Usa 2016, Trump oggi in Messico, poi discorso sull'immigrazione

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Donald Trump incontrerà oggi il presidente messicano Enrique Pena Nieto. Poi il candidato repubblicano pronuncerà l'atteso discorso sull'immigrazione. E' con "molta impazienza" che Donald Trump ha detto di attendere l'incontro con il presidente del Messico, Enrique Pena Nieto. Il candidato repubb...

Donald Trump incontrerà oggi il presidente messicano Enrique Pena Nieto. Poi il candidato repubblicano pronuncerà l’atteso discorso sull’immigrazione.

E’ con “molta impazienza” che Donald Trump ha detto di attendere l’incontro con il presidente del Messico, Enrique Pena Nieto. Il candidato repubblicano ha sottolineato il proprio stato d’animo attraverso un tweet. Sempre via Twitter è arrivato anche il commento da parte del governo messicano, i cui portavoce hanno confermato che oggi Trump e Enrique Pena Nieto avranno un incontro privato.

Immigrazione e rapporti Usa – Messico

C’è attesa anche per il discorso sull’immigrazione che Donald Trump potrebbe pronunciare proprio dopo l’incontro con il presidente messicano. Finora il candidato repubblicano ha rimarcato più volte la propria intenzione di chiudere del tutto la frontiera fra Usa e Messico, nonché quella di espellere dagli Stati Uniti tutti gli immigrati illegali. La posizione di Trump sul tema dell’immigrazione potrebbe però ammorbidirsi, almeno stando ad alcune sue recenti dichiarazioni.

Trump e Pena Nieto parleranno senz’altro di immigrazione e dei rapporti fra Usa e Messico. Il presidente messicano ha in passato criticato in modo duro Donald Trump, paragonando il suo linguaggio politico a quello di un dittatore.

Verso il confronto finale Clinton – Trump

Con il momento delle elezioni ormai vicinissimo (novembre 2016), il candidato repubblicano ha la necessità di recuperare alcuni dei punti percentuali di vantaggio che, secondo alcuni sondaggi, Hillary Clinton starebbe mantenendo in modo piuttosto stabile.

Le prime avvisaglie di un inasprimento dei toni della campagna elettorale stanno già emergendo. Da un lato, Hillary Clinton potrebbe trovarsi a dover fronteggiare una seconda ondata dell’email gate, nonché un possibile nuovo scandalo derivante dalla pubblicazione di alcuni documenti di cui sarebbe in possesso Wikileaks. Dall’altro, Trump potrebbe doversi difendere dalle accuse di portare avanti posizioni estreme e controproducenti. E’ il caso di un recente studio pubblicato dal magazine Foreign Affairs, dal quale risulterebbe che Donald Trump sarebbe il candidato prediletto dell’Isis perché favorirebbe la radicalizzazione dei musulmani.