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Abusa di una 22enne in aereo mentre la moglie dorme

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Un uomo di 35 anni abusa sessualmente di una passeggera addormentata, mentre anche la moglie dorme nel sedile accanto. Ora rischia l'ergastolo.

Negli ultimi anni sono aumentate le violenze sessuali a bordo di un aereo. L’ultimo episodio risale al gennaio 2018, quando un 35enne ha abusato di una ragazza di 22 anni che le era seduta accanto, mentre la moglie dormiva nell’altro sedile. L’uomo, che ha tentato di giustificarsi spiegando che anche lui era in uno stato di “sonno profondo”, è stato condannato ed ora rischia la pena dell’ergastolo.

Violenta passeggera di un aereo

Rischia il carcere a vita un uomo che il 3 gennaio 2018 ha spogliato e palpeggiato una ragazza di 22 anni mentre era a bordo di un aereo partito da Las Vegas con destinazione Detroit. L’ufficio del procuratore degli Stati Uniti per il Distretto orientale del Michigan ha infatti reso noto che Prabhu Ramamoorthy, un indiano di 35 anni, è stato condannato per abusi sessuali, al termine di un processo durato 5 giorni. Solo il 12 dicembre, però, si conoscerà l’entità della pena inflitta dai giudici dopo tre ore di Camera di consiglio, anche se non è escluso che l’uomo venga condannato all’ergastolo.

Una volta capito quanti anni dovrà passare in carcere, Ramamoorthy verrà rimpatriato nel suo paese d’origine, visto che finora si trovava negli Stati Uniti con un visto di lavoro. In base alla denuncia, il 35enne ha abusato della giovane che era seduta nel sedile affianco al suo, incurante della presenza della moglie. Approfittando del fatto che entrambe le donne erano addormentate, Prabhu Ramamoorthy ha infatti cominciato a palpeggiare pesantemente la passeggera.

Nella denuncia, la 22enne racconta di essersi svegliata improvvisamente e di aver visto la mano dell’uomo infilata nei suoi pantaloni, sbottonati così come la sua camicia. La donna ha ovviamente cominciato ad urlare e piangere, ed è stata subito soccorsa dagli assistenti di volo. Ramamoorthy è stato quindi fermato e preso in custodia per il resto del viaggio, in attesa dell’atterraggio. Quando giunti a Detroit, infatti, la polizia è salita a bordo dell’aereo della Spirit Airlines e lo ha arrestato, tra lo sdegno sia dei passeggeri che della moglie.

Il molestatore: “ero sonnambulo”

In un primo momento Prabhu Ramamoorthy ha tentato di giustificare le sue azioni cercando di far credere agli inquirenti di essere stato affetto da “sonnambulismo“. L’uomo ha sostenuto che quando ha cominciato a palpeggiare la donna era in uno stato di “sonno profondo”, e che quindi non era conscio di dove andassero a finire le sue mani. Il 35enne ha quindi ipotizzato che forse tale stato di dormiveglia potrebbe essere stato causato da un farmaco preso durante il volo, ma nel corso del processo è stato scoperto che aveva assunto solo del paracetamolo.

Nel corso delle udienze il suo avvocato, James Amberg, ha tentato di spiegare che le successive ammissioni di colpevolezza del suo assistito erano frutto del timore di essere torturato dalla polizia. L’avvocato ha precisato che Ramamoorthy sarebbe stato infatti influenzato da “Visaaranai”, un film denuncia indiano uscito nel 2015 dove la polizia corrotta usa la violenza per far confessare i criminali. L’uomo, è stato quindi sottolineato, credeva che cose simili potessero succedere anche negli Stai Uniti.

Aumentano gli abusi sessuali in volo

“Tutti hanno il diritto di essere al sicuro quando viaggiano in aereo” dichiara il procuratore degli Stati Uniti Matthew Schneider, soddisfatto della condanna. “Non tollereremo – ha aggiunto – il comportamento di nessuno che si approfitta di persone che si trovano in una posizione vulnerabile e siamo lieti che la giuria sia della nostra stessa opinione. Apprezziamo inoltre che la vittima abbia avuto il coraggio di parlare”.

La FBI, che indaga sui crimini sugli aerei, ha rivelato infatti che le aggressioni sessuali in volo sono aumentate negli ultimi anni. Nel 2017 infatti ci sono state 63 denunce di violenza sessuale a bordo degli aerei, rispetto ai 38 del 2014.