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USA, allarme bomba a Capitol Hill: la resa dell’attentatore

Attentato

USA, revocato l’allarme bomba a Capitol Hill: dopo cinque ore di negoziati, l’attentatore ha deciso di arrendersi alle forze dell’ordine ed è stato arrestato.

Revocato l’allarme bomba a Washington. L’uomo che, nella mattinata di giovedì 19 agosto, si è recato a Capitol Hill a bordo di un pick-up, asserendo di essere in possesso di un ingente quantitativo di esplosivo, si è arreso alle forze dell’ordine dopo svariate ore di trattative.

USA, allarme bomba a Capitol Hill: la resa dell’attentatore

Sulla base delle informazioni sinora diffuse dalle autorità e dai media americani, intorno alle 09:15 di giovedì 19 agosto, un uomo ha raggiunto l’area di Washington in cui si riunisce il Congresso e ha parcheggiato il proprio pick-up di fronte alla Biblioteca, poco distante dalla sede della Corte Suprema. Dopo aver fermato il veicolo, ha lanciato differenti banconote dal finestrino, attirando l’attenzione di alcuni poliziotti presenti in zona. Nel momento in cui gli agenti si sono avvicinati al furgone, l’uomo ha dichiarato di avere con sé dell’esplosivo, probabilmente gas propano, e ha mostrato un dispositivo simile a un detonatore.

Il soggetto, tuttavia, si è arreso pacificamente alle forze dell’ordine dopo cinque ore di negoziato ed è stato posto in stato di fermo.

Intanto, dopo l’arresto, l’allarme bomba è stato soltanto parzialmente revocato in quanto, all’interno del pick-up, sono stati rinvenuti molteplici contenitori di gas propano. Il capo della polizia di Capitol Hill, Thomas Manger, infatti, ha spiegato che occorreranno alcune ore per bonificare il mezzo.

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USA, allarme bomba a Capitol Hill: chi è Floyd Ray Roseberry

A soli sette mesi dall’assalto di Capitol Hill orchestrato dai sostenitori dell’ex presidente americano Donald Trump, un ennesimo drammatico episodio ha nuovamente seminato il panico nell’area del Campidoglio.

In relazione a quanto asserito dalla CBS, l’uomo che ha fatto scattare l’allarme bomba è stato identificato come Floyd Ray Roseberry, un cittadino di 49 anni, originario di Grover, nella Carolina del Nord.

Secondo le immagini riprese dai media e da coloro che si trovavano nei paraggi dell’evento, è possibile osservare il 49enne Floyd Ray Roseberry mentre esce lentamente dal suo pick-up carico di esplosivo e si inginocchia a terra in attesa di essere raggiunto da un agente di polizia.

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USA, allarme bomba a Capitol Hill: Roseberry e il sostegno a Trump

In considerazione delle ricostruzioni effettuate da Site, il sito che si occupa di monitorare l’attività e la presenza dei terroristi sui social, è plausibile che Floyd Ray Roseberry sia un fanatico sostenitore dell’ex presidente Donald Trump.

L’uomo originario della Carolina del Nord, infatti, ha recentemente manifestato “sentimenti estremi” afferenti al movimento del “Make America Great Again”, slogan simbolo del tycoon, in svariati post e video caricati sui social media. Inoltre, in seguito alla perquisizione effettuata presso l’abitazione del 49enne, è emerso che Floyd Ray Roseberry ha votato per la prima volta in occasione delle elezioni organizzate nel 2016 che portarono Donald Trump al potere.

Stando a quanto riferito da Msnbc, Roseberry avrebbe agito da solo e, in concomitanza con lo svolgimento delle trattative, avrebbe avviato una diretta Facebook chiedendo le dimissioni dell’attuale presidente Joe Biden e asserendo che “la rivoluzione è iniziata”.

I media hanno anche rivelato che il 49enne avrebbe chiesto di parlare con il presidente Biden mentre, nelle dirette Facebook, si è espresso in modo critico contro il governo, dichiarando: “Pensavate che il Sud non sarebbe arrivato. Bene, il momento di Joe Biden è arrivato. Le strade sono bloccate e sto aspettando la tua chiamata – e ha aggiunto rivolgendosi al presidente –. Vieni qui e parla con me, Joe. L’America è stanca”.

Le dirette avviate da Roseberry sono, poi, state disattivate da Facebook che ha anche provveduto a rimuovere l’account dell’uomo.

USA, allarme bomba a Capitol Hill: nessuna bomba sul pick-up di Roseberry

Al termine degli accertamenti condotti sul pick-up di Floyd Ray Roseberry, la polizia di Capitol Hill ha riferito di non aver trovato nessuna bomba sul furgone guidato dal 49enne che ha disseminato il panico tra la popolazione, minacciando di attuare un attentato al Campidoglio.

Nonostante gli agenti non abbiano individuato alcun tipo di bomba sul veicolo, tuttavia, le forze dell’ordine hanno rivelato di aver individuato materiali con i quali sarebbe stato possibile fabbricare ordigni esplosivi artigianali.

Al momento, dunque, non sono ancora chiare le motivazioni che hanno spinto Roseberry a compiere un simile gesto: in merito alla vicenda, quindi, le autorità statunitensi continueranno a indagare per chiarire ogni aspetto dell’accaduto.