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Usa, appello per salvare il giornalista messicano Gutierrez dall'espulsione

Usa

Usa, il National Press Club lancia un appello contro l'espulsione di Emilio Gutierrez, giornalista messicano arrestato in Ottobre dalle forze di polizia.

Emilio Gutierrez Soto potrebbe essere benissimo un tipico messicano di cui nessuno ha mai sentito parlare. Uno dei tanti. Eppure la sua espulsione dagli Usa potrebbe dare un duro colpo a quella che si chiama libertà di stampa. L’uomo infatti è un giornalista messicano fuggito anni addietro (precisamente nel 2009) dal paese natale per approdare in quello nordamericano. Aveva avuto il coraggio di scrivere parole di fuoco e d’accusa contro la corruzione dilagante nell’esercito messicano. Questo era stato l’inizio del suo esilio: temeva infatti una ritorsione proprio da parte degli accusati. Temeva per se e per i suoi più stretti familiari.

Era riuscito a fuggire e viveva negli Usa con il figlio ventenne Oscar. Tutto filava liscio fino a quando non è stato arrestato lo scorso Giovedì ( il 7 Dicembre scorso) dalle forze dell’ICE (Immigration & Custom Enforcement). Gli è stato intentato un processo contro che lo porterà infine ad essere forzatamente rimpatriato in Messico. Questo ha gettato Gutierrez nella disperazione, poiché teme ancora la vendetta dell’esercito. Il National Press Club (seguito da altre associazioni dell stesso genere) lancia un appello al governo Usa affinché l’uomo non venga espulso. L’espulsione secondo il National Press Club significherebbe la morte di Gutierrez.

Appello agli Usa

Gutierrez era stato onorato dal National Press Club per la sua coraggiosa denuncia della corruzione nell’esercito messicano. Ha vinto infatti un premio per la sua inchiesta investigativa. Al momento i suoi colleghi statunitensi sono tutti mobilitati per la sua scarcerazione. L’obiettivo è far ottenere al collega messicano, lo status di asilo politico. Una sua liberazione sarebbe un segnale positivo del governo verso le associazioni che si occupano della libertà di stampa e d’informazione. Il presidente del National Press Club, John M. Donnelly ha lanciato una campagna (iniziata appena ieri) sui social media (Twitter in testa) per raccogliere consensi. L’ashtag lanciato per l’occasione è #FreeEmilio. Parallela a questa c’è anche una campagna (sempre contro la sua espulsione) lanciata su Change.org. Il mondo giornalistico Usa si sta interamente mobilitando per salvare la vita di questo coraggioso giornalista.

Giornalisti scomodi e coraggiosi

Con la sua denuncia sulla corruzione dilagante nelle maglie dello stato messicano, Gutierrez si è guadagnato un posto tra i giornalisti scomodi. Posto che spesso porta i giornalisti in posizioni che possiamo definire sul filo del rasoio. La denuncia fatta dei sotterranei passaggi di denaro e dei giochi di potere può costare la vita a coloro che si intromettono in questo mondo oscuro. Noti alle cronache i casi di giornalisti e giornaliste famose che per il loro coraggio di denunciare sono state violentemente zittite. Tra loro ricordiamo le più famose: Anna Stepanovna Politkovskaja, Daphne Caruana Galizia, Ilaria Alpi, Maria Grazia Cutuli. Sono solo alcuni dei nomi più tristemente famosi legati a questo genere di indagini. Aver raccontato la verità è costato loro la vita. Il timore del National Press Club è che Gutierrez, se espulso e rimpatriato in Messico, potrebbe fare la medesima fine. Un altro nome nelle lunghe liste delle vittime del Potere e della corruzione.