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Usa: crollo nel sito di stoccaggio di sostanze nucleari, paura per i lavoratori

sito di hanford

Sono ora di ansia nel sito di Hanford per lo stoccaggio di sostanze nucleari, a causa di un crollo avvenuto in mattinata. Non è chiaro se vi siano lavoratori all'interno

Incidente potenzialmente pericoloso quello avvenuto in mattinata in un sito di stoccaggio di rifiuti nucleari. E’ accaduto ad Hanford, nello stato di Washington, sede di un importante sito di produzione del plutonio dove, secondo le informazioni dei media locali, sarebbe crollato un tunnel. Un crollo avvenuto improvvisamente, in un luogo realizzato perchè 70 anni fa gli Stati Uniti potessero dotarsi di armi nucleari, dove i rischi però sono molto alti a causa delle sostanze nucleari altamente pericolose stoccate al suo interno. Al momento dell’incidente vi erano diversi lavoratori all’interno della struttura e sono stati invitati a mettersi rapidamente al riparo: sul posto sono intervenuti i soccorritori, al lavoro in primis per ventilare la zona dal momento che l’area custodiva treni colmi di rifiuti nucleari speciali, tra i quali barre di combustibile radioattivo. Sulla vicenda è intervenuto il portavoce del Dipartimento di Stato di Washington Randy Bradbury, esperto di politiche ecologiche, secondo il quale non vi sarebbe stata alcuna perdita di radiazioni e anche i lavoratori non avrebbero riportato gravi ferite in seguito al crollo.

Cosa accade nel sito di Hanford? il progetto di bonifica

In tempi recenti un imprenditore privato assunto dal Dipartimento per l’Energia ha proposto un importante progetto, del valore di ben 110 miliardi di dollari, teso ad effettuare una completa bonifica di un quantitativo pari a 56 milioni di galloni di rifiuti chimici e nucleari. Sostanze che si trovano all’interno di 177 serbatoi interrati al di sotto del sito americano. Si tratta di un area ad altissimo rischio non solo per chi vi lavora ma anche per i residenti dal momento che sono esposti, 24 ore al giorno ad un tasso di inquinamento ad altissimi livelli. Basti pensare che lo scorso anno ha provocato la morte di 61 persone, decedute per malattie polmonari molto gravi e danni cerebrali: Hanford è considerato dagli esperti il luogo più inquinato di tutti gli Stati Uniti, da qui i timori e le preoccupazioni conseguenti all’incidente.