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USA, deputato conservatore si suicida dopo accuse di stupro

USA

Il parlamentare conservatore USA, Dan Johnson si è suicidato oggi sparandosi, dopo essere stato pubblicamente accusato di stupro.

Le accuse di violenza sessuale che hanno travolto l’intera società americana ha svelato una fitta e torpida rete. Rete sostanzialmente fatta di di rapporti di potere personale di persone su persone. Personaggi dello spettacolo, della finanza, della cultura e della politica sono stati travolti. Nonostante il vaso di pandora sia stato aperto e sia venuta a galla una silenziosa verità, i frutti solo ora si iniziano a intravedere. Frutti per qualcuno utili, come l’espansione del #MeToo movement ad altri paesi (come la Turchia). Per altri amari. Il caso amaro è quello del deputato conservatore USA di Dan Johnson, del Kentucky. Questi si sarebbe suicidato in seguito a una denuncia nei suoi confronti di stupro. Secondo l’accusa il fatto sarebbe accaduto nel seminterrato della casa di Johnson nel 2013. Il deputato Martedì scorso aveva rigettato l’accusa come totalmente falsa. A incriminarlo sarebbe stato un messaggio mandatogli dalla vittima tramite i social media.

Forse non ha retto alla pressione mediatica delle accuse, così l’uomo ha raggiunto un ponte vicino la propria casa. Qui, messosi in una zona appartata del ponte, ha puntato su di sé l’arma da fuoco e si è sparato. Il fatto è accaduto vicino a Mount Washington. Secondo il coroner Dave Billings è senza ombra di dubbio suicidio. Nelle prossime ore sono attesi i risultati dell’autopsia del deputato. Dispiaciuto del fatto si sono dette le autorità pubbliche. Tra loro il governatore del Kentucky, Matt Bevin che si stringe in cordoglio alla famiglia.

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Il deputato Dan Johnson Martedì scorso aveva rigettato le accuse che lo vedevano coinvolto in un caso di stupro. Aveva fatto sapere ai media nazionali che invero non c’entrava nulla con quella storia. Anzi, aveva contrattaccato dicendo che si trattava di una palese menzogna. Una bugia tesa a screditare agli occhi dei cittadini americani il Gop, il partito dell’attuale presidente USA, Donald J. Trump. Questa bugia, come altre lanciate contro i colleghi, era parte di una più ampia strategia politica in vista delle elezioni di medio termine. Il riferimento specifico è qui al caso del collega conservatore Roy Moore, anch’egli coinvolto in un caso mediatico di violenza sessuale su minore. Moore recentemente è stato sconfitto nell’Alabama da Doug Johns, in uno dei feudi maggiori di voti dei conservatori. Risaputo è il peso della condotta morale dei rappresentanti di cittadini nella vita politica americana, con uno speciale occhio di riguardo alla vita sessuale.

Dan Johnson

Prima di morire, il deputato del Kentucky ha lasciato un messaggio sul suo account Facebook. Rifiuta l’accusa definendola falsa. Invoca Dio come Giudice e come unico conoscitore della verità. Dichiara che l’America non potrà sopravvivere a lungo continuando sulla scia delle fake news e sui giudizi avventati. Chiede di assistere la moglie e i figli. Dichiara di amarli e di amare profondamente Dio stesso a cui più volte si appella. Chiama al perdono e all’amore reciproco.