> > Usa: in aereo con un pavone

Usa: in aereo con un pavone

pavone

Anche un pavone può diventare un animale da supporto emotivo. La sua padrona vuole portarlo in aereo. Ecco come va a finire.

Spesso il dover affrontare un lungo viaggio, che sia in treno, aereo, macchina o nave, può causare stress e ansia. Soprattutto per chi deve fare i conti con la paura di volare, o il timore del mare. E’ sicuramente utile, in situazioni come queste, il poter avere un aiuto, un supporto. Che esso sia rappresentato da un amico, un parente o un fidanzato, ma anche fosse il nostro animale domestico. Scopriamo in questa bizzarra vicenda quale animale sia stato scelto come supporto emotivo.

Pavone in volo

Gli animali, si sa, sono i nostri più fidati compagni e – nonostante situazioni e avvenimenti che cambiano – restano sempre e comunque al nostro fianco. Con il loro affetto incondizionato. Proprio per questo, è riconosciuto il loro valore terapeutico. In situazioni di stress, di ansie e nervosismi, il loro aiuto allevia e a da la forza necessaria per superare anche le situazioni più complicate. La pet teraphy organizza molte attività per supportare con l’aiuto e l’affetto che possono trasmettere gli animali. In questo caso, parlando di viaggi in aereo, essi possono addirittura aiutare nel superare lo stato ansioso di chi ha paura di volare. E proprio per questo motivo, in America è ormai possibile farsi rilasciare una dichiarazione psichiatrica che certifichi la necessità di viaggiare con il nostro animale domestico, per superare la paura del viaggio. Il nostro animale potrà viaggiare con noi, gratuitamente. Siamo ormai abituati a vedere cani e gatti che accompagnano i loro padroni. La storia cambia quando l’animale in aiuto è nientemeno che un pavone. Vediamo cosa è successo in un aeroporto in New Jersey.

Arrivo in aeroporto

All’aeroporto di Newark Liberty in New Jersey una ragazza si presenta all’imbarco con il suo animale di supporto: un pavone. Un bellissimo esemplare che già in passato l’aveva aiutata a superare tante situazioni difficili. E che l’avrebbe dovuta accompagnare in volo. La donna mostra i biglietti. Uno per sé e uno per il suo animale. Esibisce anche la dichiarazione medica necessaria per l’imbarco dell’animale. Niente da fare. La compagnia aerea si è rifiutata di far salire il pavone sull’aereo.

Motivo del blocco

La motivazione, come spiegato dal comunicato diffuso dalla compagnia, tiene conto delle dimensioni e del peso dell’animale. E dichiara di aver spiegato l’impossibilità di far volare il pavone per ben tre volte, prima che padrona e animale si presentassero all’imbarco. Immaginate lo stupore degli altri passeggeri in attesa. Alcuni di loro si sono messi in difesa della donna: munita di dichiarazione, avrebbe avuto tutto il diritto di portare con se il suo animale. Altri invece hanno preso le difese del pavone, dicendo che la padrona stessa lo avesse messo in difficoltà portandolo in un luogo così poco adatto a un animale del suo genere. In tutto ciò, l’animale non ha avuto la minima reazione, ma rimaneva appollaiato in serenità a guardare la scena che lo vedeva protagonista.