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Va in scena il G7 della pandemia, attesa donazione 1 mld di dosi

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Milano, 11 giu. (askanews) - I leader delle 7 economie avanzate del mondo - Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia e Stati Uniti - si riuniscono sulla costa della Cornovaglia, a Carbis Bay, per la prima volta in presenza dall'inizio della pandemia di coronavirus. Ed è un po' i...

Milano, 11 giu. (askanews) – I leader delle 7 economie avanzate del mondo – Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia e Stati Uniti – si riuniscono sulla costa della Cornovaglia, a Carbis Bay, per la prima volta in presenza dall’inizio della pandemia di coronavirus. Ed è un po’ il G7 dei debutti. Non soltanto per il presidente Usa Joe Biden, per Mario Draghi, nel ruolo di presidente del Consiglio in una piattaforma di tale livello e per il premier giapponese Yoshihide Suga. Ma anche Carrie Johnson, la neo moglie del primo ministro britannico Boris Johnson, che ha fa il suo primo passo ufficiale sulla scena mondiale da padrona di casa.

Il G7 è inoltre il primo vero tour all’estero di Biden, che delinea chiaramente le priorità geopolitiche per il nuovo capo della Casa Bianca. Tanto è che la decisione del leader degli Stati Uniti di non incontrare rappresentanti dell’Europa orientale nel suo primo viaggio all’estero ha generato il “rammarico” dalla Polonia.

Il viaggio di otto giorni di Biden in Europa include oltre a vertice del Gruppo dei Sette in Inghilterra, colloqui a Bruxelles con i leader dell’Unione europea e della Nato e un vertice a Ginevra con il presidente russo Vladimir Putin: non un segnale di inclusione di Mosca, ma un’occasione di confronto. Non compare nel programma invece il governo nazionalista polacco che aveva attribuito grande importanza alle sue relazioni con l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Quanto al G7 principalmente un luogo di coordinamento e di decisioni di portata globale, in vista del vertice di quest’anno, i rispettivi ministri delle finanze hanno deciso di sostenere una tassa minima globale di almeno il 15% sulle società multinazionali. Il gruppo G7 ha anche concordato che le aziende più grandi dovrebbero pagare le tasse dove generano vendite e non solo dove hanno una presenza fisica. Ed è noto che un argomento chiave sarà l’avanzata economica della Cina.

Londra afferma poi che i leader del G7 dovrebbero accettare di fornire 1 miliardo di dosi tramite la condivisione e il finanziamento per porre fine alla pandemia entro il 2022. Biden ha già parlato di un piano e la donazione di mezzo miliardo di dosi dagli Usa. “Un passo storico”, ha preannunciato.

Servizio di Cristina Giuliano

Montaggio di Alessandro Violante

Immagini Afp, G7 Agency Pool, archivio