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Il commissario starordinario per l’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo, in una recente intervista rilasciata a “Il Messaggero”, ha parlato dell’andamento della campagna vaccinale e dei prossimi obiettivi, più in particolare delle novità previste per giugno in merito alle dosi di vaccino in arrivo in Italia.
Vaccini, l’annuncio di Figliuolo sulle dosi in arrivo a giugno
È tornato a parlare della gestione dell’emergenza Covid-19, il Generale Figliuolo, ma questa volta in un’intervista rilasciata a “Il Messaggero”. Per Figliuolo, giugno non sarà un mese qualunque, ma bensì il mese della “spallata” al virus, così lo ha definito nei giorni scorsi.
Nella sua intervista rilasciata a “Il Messaggero”, il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 ha spiegato perchè secondo lui, giugno sarà il mese della svolta, nell’ambito della campagna vaccinale.
Ecco le sue dichiarazioni:
“Succederà che per la prima volta gli arrivi di vaccini in un mese supereranno i 20 milioni di dosi e si potrà dare ancora più velocità ad una campagna che ha già superato i 26 milioni di somministrazioni, quando a marzo – prima del piano in corso- eravamo ben al di sotto dei 5 milioni”.
E ancora, sul mese di giugno:
“A giugno, con più vaccini, questa potenzialità potrà essere espressa con maggiore regolarità ed anche incrementata, grazie a nuovi punti vaccinali – già oggi ne abbiamo più di 2500 cioè mille in più rispetto a marzo- e anche al contributo più esteso dei medici di medicina generale, delle farmacie e delle aziende che hanno messo a disposizione delle Regioni i loro spazi e le loro strutture“.
Figliuolo sui vaccini a giugno e sull’immunità di gregge
Nel corso della sua intervista rilasciata a “Il Messaggero”, Figliuolo ha pronunciato alcune importanti dichiarazioni anche in merito alla tematica dell’immunità di gregge ed in particolare su quando potrebbe essere raggiunta in Italia.
Ecco le sue dichiarazioni in merito:
“Secondo il piano elaborato a marzo, che ipotizzava approviggionamenti regolari in termini di tempo e di quantità e un tasso di adesione costante alla campagna vaccinale, si era stimato che alla fine dell’estate avremmo avuto la copertura dell’80% dell’intera platea da vaccinare.
I tagli di alcune forniture e la sospensione temporanea di AstraZeneca e Johnson&Johnson hanno provocato qualche rallentamento, che si conta di recuperare grazie alle maggiori forniture previste nel terzo trimestre.
L’obiettivo del piano rimane invariato“.
Figliuolo, i vaccini a giugno e l’importanza della vaccinazione per ripartire
Nella sua intervista a “Il Messaggero”, Figliuolo non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito ad ipotetiche previsioni temporali su quando si arriverà alla fase della riapertura totale in Italia, e in particolare su quando si potrà dire addio alle mascherine. Ma in quest’occasione, Figliuolo ha comunque lanciato un importante messaggio agli italiani, ecco quale:
“Io ritengo sia opportuno sottolineare il fatto che vaccinarsi sia la chiave per far ripartire il Paese. Occorre farlo e nel frattempo non abbassare la guardia, come suggeriscono gli esperti sanitari”.