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Vaccini, i bimbi non in regola restano a casa

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Un numero apparentemente alto quello che si evince circa il numero di bambini senza documentazione e non in regola, dunque, con le normative sulla vaccinazione. Arrivano ad essere 216 negli asili nido e nella scuola d'infanzia comunale – il 6,32% su 84 istituti, con una fascia di età che va d...

Un numero apparentemente alto quello che si evince circa il numero di bambini senza documentazione e non in regola, dunque, con le normative sulla vaccinazione. Arrivano ad essere 216 negli asili nido e nella scuola d’infanzia comunale – il 6,32% su 84 istituti, con una fascia di età che va da 0 a 6 anni -.

L’Assessore comunale a Politiche educative, socio sanitario e istruzione Francesca Fassio riferisce in merito all’argomento: “Stiamo verificando situazione per situazione, di volta in volta, caso per caso e quindi c’è un rinnovamento continuo dei numeri e dei soggetti coinvolti ma si tratta decisamente di una percentuale piuttosto bassa rispetto a 3.420 bambini risultati in regola. E che, per tale regolarità, possono recarsi negli istituti. Tra gli irregolari poi è possibile anche che alcuni possano non avere controfirmato la lettera dell’Azienda Sanitaria locale in cui c’è l’appuntamento per il primo incontro o per la vaccinazione. Oppure è possibile anche che la lettera non sia stata materialmente ricevuta. Certamente per chi non vuole vaccinare il proprio figlio, e non sono statisticamente numerosi, non si potrà fare nulla. Con un possibile allontanamento dalle strutture. Così prevede la legge”.

Una informazione urgente sull’applicazione nazionale sui vaccini è stata richiesta a gran voce dal consigliere comunale Cristina Lodi (Pd) che ha voluto sottolineare la situazione critica dicendo: “C’è allarme nelle famiglie, la Regione vuole tranquillizzare sul tema ma la giunta comunale risulta essere direttiva e restrittiva. Qual è allora la posizione del Comune?”.

Sul caso degli asili nido è oltremodo intervenuta Sonia Viale , assessore regionale alla Sanità che ha detto: “ Ritengo che il numero di 216 bimbi rientri nella norma, questo vuol dire che abbiamo scemato il rischio di lasciare fuori dalle strutture tantissimi bambini. La legge dello Stato la critico ma per il ruolo che detengo devo naturalmente applicarla. Abbiamo fatto in modo di facilitare ogni famiglia creando il minore disagio e informando ampiamente sulle varie dinamiche per affrontare documenti e vaccini, mettendo a disposizione anche un numero verde. Coloro che per qualsiasi motivazione rientrano tra gli “irregolari” non potranno frequentare gli asili e nelle scuole dell’infanzia. La criticità era prevista su Genova ma ancora si stanno raccogliendo i dati quindi è prematuro confermare il numero esatto. Inoltre abbiamo vaccinato 1300 bambini fino a sei anni in Liguria. Questo dei 216 bambini potrebbe essere il risultato dell’approccio repentino della legge di agosto che ha creato nella mente dei genitori più allarmismi che altro”.