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Vaccini in farmacia: Speranza firma l’ordinanza che regola la consegna delle dosi

Il ministro Speranza

Vaccini in farmacia: Speranza firma l’ordinanza che regola la consegna delle dosi. Dati trasmessi alla banca dati centrale e tracciabilità assoluta

Vaccini in farmacia: il ministro della Salute Roberto Speranza firma  l’ordinanza che regola la consegna delle dosi e manda in pubblicazione l’atto in Gazzetta Ufficiale. Lo scopo è implementare il sistema di tracciabilità delle scatole con i flaconcini sconfezionati di vaccino e “mappare” i passaggi fra le farmacie ospedaliere, i grossisti e le farmacie territoriali. In buona sostanza era lo snodo strategico che si attendeva per avviare anche negli spot delle farmacie la campagna di vaccinazione. 

Vaccini in farmacia: Speranza firma l’ordinanza che regola la consegna delle dosi. Il codice identificativo

L’ordinanza è stata firmata da Speranza nella serata di ieri, 20 maggio e permette a grossisti e farmacie territoriali la detenzione ed il trasporto dei flaconcini di vaccino per la somministrazione in situ.Ovviamente l’intero processo di tracciamento si realizzerà con un apposito codice identificativo. Ma cosa disciplina nello specifico l’ordinanza che apre il “fronte farmaceutico” della lotta al covid? “In sede di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione da SARS CoV-2, le regioni e Province autonome di Trento e Bolzano possono avvalersi di grossisti farmaceutici per la consegna alle farmacie territoriali di contenitori di flaconi di vaccini sconfezionati dalle farmacie ospedaliere”. 

Vaccini in farmacia: Speranza firma l’ordinanza che regola la consegna delle dosi. Tracciabilità sempre e comunque

Poi, in tema di tracciabilità, l’atto dice che “al fine di assicurare la tracciabilità dei contenitori che rientrano nella distribuzione dopo la consegna alle strutture sanitarie le farmacie ospedaliere attribuiscono una univoca identificazione ai contenitori per flaconi di vaccini per la prevenzione dell’infezione dal SARS CoV-2, provvedendo ad identificarli con apposito codice univoco pubblicato sul sito internet del Ministero della Salute, assicurando al contempo in ciascun contenitore la presenza di flaconi di vaccino con il medesimo lotto di produzione e medesima data di scadenza”. 

Vaccini in farmacia: Speranza firma l’ordinanza che regola la consegna delle dosi. Stoccaggio e distribuzione

In tema di stoccaggio e relazioni con gli enti di governo secondario il documento è chiaro: “I grossisti farmaceutici, che per conto della regione o provincia autonoma, curano lo stoccaggio e la distribuzione capillare verso le farmacie territoriali (anche per il ritiro da parte del medico somministratore), registrano tali contenitori mediante il codice identificativo (unitamente al lotto di produzione indicato dalla farmacia ospedaliera) su tutta la documentazione tecnica, trasmettendo alla Banca dati centrale della tracciabilità del farmaco i dati relativi alla movimentazione dei contenitori e del corrispondente numero di lotto indicato dalla farmacia ospedaliera, secondo le indicazioni pubblicate sul sito web del Ministero della Salute”.

Vaccini in farmacia: Speranza firma l’ordinanza che regola la consegna delle dosi. La deroga del bollino 

Attenzione, la tracciabilità dei lotti ha criteri rigidissimi e una sola deroga: “Le medesime modalità di trasmissione alla Banca dati centrale della tracciabilità del farmaco si applicano anche alle confezioni integre di tali vaccini; l’obbligo di trasmissione del numero di lotto non si applica nel caso di confezioni dotate del bollino farmaceutico di cui al decreto del Ministro della salute 30 maggio 2014 o di sistemi di tracciatura equipollenti stabiliti dal Ministero della Salute”.