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Vaccini, i presidi si schierano contro l'emendamento

Vaccini, le parole dei presidi

Sarà impossibile mantenere le distanze tra immunodepressi e non vaccinati negli spazi comuni, ha sottolineato il presidente Giannelli.

Anche l’Associazione Nazionale dei Presidi (ANP) è intervenuta contro gli emendamenti al decreto “Milleproroghe” relativi ai vaccini. Il presidente Antonello Giannelli ha espresso perplessità a causa della oggettiva difficoltà di mantenere le distanze tra immunodepressi e non vaccinaci nelle aree comuni come le palestre e i corridoi o in occasioni come le gite scolastiche. Mario Rusconi, presidente di ANP Lazio, ha sottolineato le conseguenze negative che l’emendamento avrà sul percorso educativo dei ragazzi che potrebbero essere spostati da una classe all’altra. Inoltre, come previsto dalla legge, tutti i presidi hanno stilato l’elenco delle classi per l’anno scolastico 2018/2019 entro fine luglio, prima della presentazione dell’emendamento. Una tempistica che, secondo Rusconi, dimostra la scarsa conoscenza delle scadenze della scuola da parte della classe politica.

Vaccini: critiche all’emendamento

Il virologo Roberto Burioni lo ha definito un emendamento “vergognoso” e che rischia di far “giustamente sbranare dall’opinione pubblica” il ministro Giulia Grillo al primo morto per morbillo. Parole che gli sono costate gravi minacce da parte dei no vax. Alcuni gli hanno augurato pubblicamente di annegare durante le vacanze al mare e per questo verranno indagati dalla Digos. Proprio i no vax sembrano gli unici a difendere l’emendamento. Lo schieramento opposto riunisce la comunità scientifica, rappresentata soprattutto dall’Ordine dei medici, e gran parte di quella politica, a partire dia governatori di quasi tutte le regioni. Forza Italia ha criticato duramente la decisione del ministro e Maurizio Martina, segretario del Pd, ha lanciato una petizione per opporsi all’emendamento. Dissenso anche da parte di alcuni esponenti del M5S, tra cui i parlamentari Fattori e Trizzino.