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Potrebbero esserci noie serie sul vaccino antinfluenzale perché 4 regioni ed una provincia autonoma non hanno abbastanza dosi per la categorie a rischio: Il report indipendente della Fondazione Gimbe evidenzia un serio problema di scorte. La Fondazione aveva infatti mappato le scorte regione per regione in previsione del picco che andrebbe a sovrapporsi con la fase acuta o di plateau della quarta ondata Covid e sono emerse cinque situazioni al limite.
Vaccino antinfluenzale, 4 regioni avranno la fetta più piccola dei quasi 18 milioni di dosi
Innanzitutto il dato generale: per la stagione profilattica 2021/2022 la disponibilità italiana complessiva è di 17.702.476 dosi di vaccino antinfluenzale, un numero che è perfettamente in linea con la media di necessità già censita lo scorso anno. Dove sta il problema quindi e dove sono le differenze?
Per il vaccino antinfluenzale 4 regioni sotto la soglia, l’anno scorso erano 7 in sofferenza
Nel fatto che anche quest’anno ci sono differenze regionali, sia pur minori rispetto alla stagione passata e quattro di esse sono al di sotto della soglia di tranquillità assoluta. E quelle differenze riguardano ben quattro Regioni ed una Provincia Autonoma che non raggiungono coperture pari o superiori al 75% della popolazione target per età. Attenzione: nella fascia di popolazione a rischio sono inclusi bambini dai 6 mesi ai 6 anni e over 60.
Ecco quali sono le 4 regioni e la provincia autonoma che non hanno abbastanza vaccino antinfluenzale per i fragili
Le Regioni a rischio sono Piemonte (61%), Molise (60%), Campania (56%), Provincia Autonoma di Bolzano (52%) e Valle d’Aosta (48%). Rispetto al 2020/2021 le cose vanno un po’ meglio, visto che allora ad essere in credito di dosi furono ben 7 Regioni e 2 Province Autonome, ma data l’ennesima concomitanza con la pandemia e la maggiore aggressività che pare essere riconosciuta al virus stagionale di quest’anno il dato non è certo positivo. La circolare del ministero della Salute raccomanda la vaccinazione antinfluenzale “per tutti i soggetti a partire dai 6 mesi di età che non hanno controindicazioni“.