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Vaccino Cagliari, 88enne fa causa alla regione Sardegna: "Perché non mi vaccinano?"

Covid: 88enne fa causa alla regione Sardegna perchè non vaccinata

Il curioso caso di un anziana 88enne di Cagliari, appartenente alle categorie vulnerabili, che tenta invano di prenotare il suo vaccino anti-Covid

È dall’1 marzo che Valeriana Mambrini, 88 anni e appartenente alla categoria “estremamente vulnerabili” nell’ambito della classificazione dei soggetti all’interno del piano vaccinale della Sardegna, tenta invano di prenotare il suo vaccino anti-Covid.

Fa causa alla Sardegna per il vaccino

Secondo il piano vaccinale della Sardegna, Valeriana dovrebbe avere la priorità assoluta nel ricevere la somministrazione del vaccino anti-Covid, eppure la donna, non riesce da ormai un mese, in nessun modo a far valere il suo diritto. La donna ha provato attraverso tutti i mezzi possibili di prenotazione, e-mail, Cup, portale, call center, ma niente, il vaccino non si riesce a prenotare, l’anziana avrebbe dovuto essere ricontattata ma non ha ricevuto risposta.

È per questo motivo che l’88enne ha deciso di affidarsi alla legge e tramite i suoi avvocati ha deciso di far valere il suo diritto alla salute, ricorrendo al Tribunale per ottenere il suo vaccino.

Gli avvocati della Mambrini hanno presentato un ricorso con procedura d’urgenza, mettendo in luce e denunciando “l’irresponsabile condotta omissiva della Regione Sardegna” e richiedendo che si proceda immediatamente alla vaccinazione dell’anziana, senza ulteriori prolungamenti temporali.

Il piano vaccinale della Sardegna

In questi giorni si è molto discusso sull’andamento della campagna vaccinale in Sardegna, che di fatto si classifica tra le regioni che occupano gli ultimi posti in Italia per numero di somministrazioni effettuate.

Ne è una chiara dimostrazione l’esempio di Valeriana Mambrini e la denuncia dei suoi legali, che nel ricorso scrivono: 

“Risulta inaccettabile il silenzio della Regione Sardegna, che ha abbandonato a se stessa una propria cittadina”.

Adesso il caso di Valeriana, potrebbe configurarsi come il primo in Italia di somministrazione del vaccino ottenuta tramite via legale.

Si spera che l’anziana riceva presto il suo vaccino e che riesca a far valere i suoi diritti, quello alla salute e quello alla vita! Diritti inalienabili, che nessuno mai dovrebbe poter ostacolare.