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Vaccino Covid, dosi ridotte nel Lazio: stop alle prenotazioni

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Vaccino Covid, il Lazio a corto di dosi: uno su cinque rischia di veder slittare l'appuntamento per la somministrazione.

Mentre il piano vaccinale prosegue, ci sono Regioni a corto di vaccini: nel Lazio, a causa della mancanza di alcune dosi, gli hub vaccinali sono stati costretti a chiudere prima.

Mancano vaccini, Lazio stoppa prenotazioni

Sono 40mila le dosi in meno rispetto a quelle previste per il mese di aprile in Lazio. Non arriveranno, infatti, le 40mila dosi di Moderna, la cui consegna era attesa per questa settimana. Quindi, circa un quinto degli aventi diritto all’inoculazione del vaccino rischiano di veder saltare il loro appuntamento. Ancora una volta il piano vaccinale dev’essere “ritoccato”: i nuovi hub (di Tor Vergata, Cinecittà e dell’outlet di Valmontone) non apriranno in notturna. In più, dopo quelle per i cittadini tra i 60 e i 61 anni di età, si fermeranno le prenotazioni. “Dopo questa fase dobbiamo fare un punto sulle dosi a disposizione, fermarci per ragionare, anche perché è sempre più difficile garantire i ritmi, per quanto bassi rispetto alle nostre potenzialità, delle inoculazioni -spiega la Regione Lazio-. Siamo più avanti rispetto ad altre regioni d’Italia, è vero, ma se non ci arrivano altre fiale, rischiamo davvero interrompere le somministrazioni“.

Il Lazio riformula il piano vaccinale

Nella giornata del 12 aprile il Lazio ha sfiorato quota 1.330.000 dosi inoculate: sono circa 22mila quelle effettuate in una giornata. Numero ben lontano dalle 60mila inoculazioni che si potrebbero effettuare ogni giorno grazie al piano messo in campo dall’assessore D’Amato. Per continuare su questo trend, non essendo confermato l’arrivo delle 40mila dosi di Moderna, bisognerà cercare scorte in magazzino. E quindi basarsi sulle 150mila fiale da parte di Pfizer, più le 15mila in arrivo da Astrazeneca e altre 18mila da Johnson&Johnson. Queste ultime, però, saranno destinate per la maggior parte alla popolazione carceraria. Il risultato, quindi, è che un laziale su cinque rischia di veder slittare la propria prenotazione. “Abbiamo già un 1,2 milioni di inoculazioni fissate, a questo punto non possiamo garantirne altre -spiegano-. Anche perché entriamo nella fascia degli under60, quelli per i quali l’Aifa ha consigliato di non utilizzare AstraZeneca”.