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Vaccino covid in farmacia, ecco tutte le regole

Vaccino covid in farmacia, ecco tutte le regole

Requisiti dei locali, regole di somministrazione, tempi di attesa e 6 euro per ogni vaccino. Il presidente Federfarma Cossolo. "Aderiranno in molti"

Vaccino covid in farmacia, ecco tutte le regole per battere covid entrando nel nostro esercizio di fiducia. Disco verde alle vaccinazioni anti covid anche in farmacia. Lo prevede l’Accordo Quadro stipulato fra Governo, Regioni e province autonome e le associazioni di categoria Federfarma e Assofarm. Il documento è stato firmato questa mattina. Secondo l’accordo prenotazioni ed esecuzione dei vaccini verranno eseguite in farmacia seguendo i programmi di individuazione della popolazione target. Attenzione: dal protocollo sono esclusi i soggetti estremamente vulnerabili e gli allergici gravi. Le farmacie che aderiranno dovranno comunicare la loro scelta. Per quanto riguarda la somministrazione dei vaccini essa avverrà sulla base di specifici programmi e moduli formativi. A predisporli ci penserà l’Istituto superiore di sanità.

Vaccino in farmacia: ecco i requisiti

Ci sono comunque dei requisiti minimi strutturali dei locali. Con essi misure precise per garantire la sicurezza degli assistiti. In più prima della vaccinazione bisognerà acquisire il consenso informato e della relativa scheda anamnestica. E’ riconosciuta alle farmacie una remunerazione pari a sei euro a vaccinazione. La somministrazione del vaccino “dovrà avvenire seguendo percorsi in area esterna o anche interna. Questo purché sia separata dagli spazi destinati all’accoglienza dell’utenza e alle attività ordinarie. E’ comunque possibile eseguire il vaccino a farmacia chiusa”. L’alternativa? Allestire unità mobili come i gazebo L’accordo cita specificamente l’utilizzo di mascherine Ffp2.

Modalità di accesso ai locali

“La farmacia dovrà esporre un avviso all’ingresso. Avviso con chiare istruzioni sulle modalità di accesso e sul numero massimo di persone che possono accedere, garantire la presenza di indicazioni” delle norme anti-Covid. Poi assicurare la disponibilità di gel igienizzanti e attuare ricambio d’aria nei locali”. Non solo. Le farmacie che aderiranno dovranno garantire “che l’area dove avviene la somministrazione del vaccino abbia poche superfici ad alta frequenza di contatto. In più che e offra la possibilità di una rapida disinfezione”. E i vaccini nei locali? Vanno “conservati nei frigoriferi freezer destinati esclusivamente alla conservazione dei prodotti farmaceutici con monitoraggio costante della temperatura”.

Un quarto d’ora per attendere

Dopo la somministrazione è previsto un periodo di attesa di almeno 15 minuti per la sorveglianza della persona vaccinata. Se la farmacia non ne ha potrà scegliere spazi esterni con gazebo. Se non si registrano eventi avversi nei 15 minuti si programma la data del richiamo. In tema di reazioni avverse ci sono regole: “In caso di reazione anafilattica dovuta alla vaccinazione verrà immediatamente avvisato il 118, il cui intervento sarà assicurato nel più breve tempo possibile. Lo stesso sarà fatto in caso di comparsa di orticaria improvvisa, problemi respiratori o emodinamici”.

Cossolo di Federfarma: adesioni numerose

E il il presidente di Federfarma nazionale Marco Cossolo è sicuro che dall’accordo partirà la svolta: “Le farmacie aderiranno numerose anche a questa iniziativa. Lo faranno animate da quello spirito di servizio che da sempre le connota e che durante la pandemia è emerso con forza. Daranno così un contributo significativo al raggiungimento dell’obiettivo di ottenere al più presto una copertura vaccinale adeguata”. E ancora: “Siamo sicuri che l’Accordo quadro, a carattere nazionale, verrà velocemente recepito dalle regioni”.