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Vaccino Covid in Campania, il presidente De Luca: "Non procederemo per fasce di età"

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"Finiti gli 80enni e i fragili non procederemo per fasce di età", questa la decisione di De Luca per i vaccini covid in Campania.

Nella tarda serata di venerdì 9 aprile il commissario straordinario per l’emergenza covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha firmato un provvedimento che stabilsce quale debba essere il criterio progressivo per le vaccinazioni nei singoli territori italiani. Figliuolo, dando così seguito alle parole espresse in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, ha stabilito che priorità debba essere data alle persone di età superiore agli 80 anni, ai cittadini con elevata fragilità e, dove consentito, ai familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari. Successivamente andranno vaccinati i cittadini di età compresa tra i 70 e i 79 anni e, solo dopo, quelli che hanno tra i 60 e i 69 anni. Un criterio dunque che segue una logica per fasce d’età contro cui però si è schierato il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che ha annunciato che nel territorio da lui amministrato il principio non verrà seguto.

Vaccino covid in Campania: “Non per età”

Nel corso dell’inaugurazione dello sportello di Spazio Lavoro a Benevento, De Luca ha espresso il suo dissenso nei confronti della decisione del governo affermando che in Campania si farà diversimente.

“La Campania – ha detto il governatore – è stata una regione tra le più rigorose d’Italia, ma una cosa è il rigore altro è la stupidità. Ho appena finito di parlare con il commissario Figliuolo al quale ho detto che una volta completati gli ultra ottantenni e i fragili noi non intendiamo procedere per fasce di età. Dedicheremo la struttura pubblica a curare i fragili e le persone anziane – ha specificato De Luca – ma lavoreremo anche sui settori economici perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce di età, quando avremo finito le fasce di età l’economia italiana sarà morta”.