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Vaccino Covid, in Lazio impossibile prenotare Pfizer a maggio per mancanza di dosi

vaccino Pfizer

In Lazio, per tutto il mese di maggio, non sarà possibile prenotare il vaccino Covid Pfizer a causa della mancanza di dosi, che sono finite.

Durante tutto il mese di maggio, in Lazio, non sarà possibile prenotare il vaccino Covid Pfizer a causa della mancanza di dosi. La campagna vaccinale cambia momentaneamente direzione, a causa delle dosi finite di Pfizer. 

Vaccino Covid in Lazio: finite le dosi Pfizer

L’Unità di crisi della Regione Lazio ha annunciato nella giornata di ieri, domenica 9 maggio, che sarà impossibile prenotare il vaccino Pfizer per tutto il mese di maggio. Le dosi sono ufficialmente esaurite e non sono più a disposizione nei centri vaccinali. L’annuncio, però, ha sottolineato che sono ancora disponibili 100.000 dosi di AstraZeneca e il monodose di Johnson & Johnson che, nonostante le raccomandazioni di somministrare agli over 60, possono essere entrambi prenotati e somministrati anche a categorie di persone più giovani. Una decisione presa in modo ufficaiale, soprattuto tenendo conto la forte mancanza di dosi proprio ora che la campagna vaccinale stava procedendo bene. 

Vaccino Covid in Lazio: i dati

Tutti i vaccini sono sicuri ed efficaci. È importante prenotare i primi slot disponibili” ha raccomandato la Regione Lazio, sottolineando che con i prossimi arrivi verranno alimentati gli slot di prenotazione di tutti i vaccini. In ogni caso durante il mese di maggio sarà impossibile prenotare Pfizer. Nella giornata di ieri, domenica 9 maggio 2021, sono avvenute 2.276.057 somministrazioni, di cui 1.527.583 prime dosi, ovvero il 31,55% della popolazione target, e 748.474 seconde dosi, ovvero il 15,46% della popolazione. La campagna vaccinale sta andando avanti per fasce d’età e da venerdì potranno prenotarsi le persone nate nel 1966 e 1967. Potranno prenotarsi anche i soggetti deboli.

Vaccino Covid in Lazio: nuova ipotesi

Non è escluso, in questo momento, che la strategia della campagna vaccinale possa cambiare a partire dalle prossime settimane. Questa ipotesi è stata valutata anche da Francesco Vaia, direttore scientifico dell’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma. “Arrivati a questo punto, con gli anziani vaccinati, è ridicolo fare distinzioni tra un 50enne e un 40enne. Negli open day bisogna dare le dosi a tutti, senza più fasce di età” ha spiegato durante un’intervista per il quotidiano il Messaggero. Lo scorso sabato la Regione Lazio ha smentito l’organizzazione di open day per vaccinare con AstraZeneca le persone che faceva la richiesta al di fuori delle prenotazioni. Il problema di questo tipo di iniziativa è il rischio di assembramenti senza un meccanismo di prenotazione. Il primo esperimento di open day è stato fatto a Rieti.