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Vaccino Covid, Ministero della Salute: positivi dopo prima dose, quando fare la seconda

Covid

Il Ministero della Salute ha diramato una circolare sul vaccino Covid per spiegare ai soggetti positivi dopo la prima dose, quando fare la seconda.

Il Ministero della Salute ha diramato una circolare volta a fornire alcuni chiarimenti in merito alle tempistiche della somministrazione della seconda dose di vaccino nei soggetti che, dopo aver ricevuto la prima dose di siero, sono risultati positivi al coronavirus.

Vaccino Covid, Ministero della Salute: positivi dopo prima dose, quando fare la seconda

Nella giornata di giovedì 9, il Ministero della Salute ha diffuso una circolare, approvata e firmata dal direttore generale della Prevenzione, Giovanni Rezza. La circolare è stata stilata al fine di fornire alcune precisazioni relative ai tempi dell’inoculazione della seconda dose di vaccino nei cittadini che hanno contratto il SARS-CoV-2 dopo aver ricevuto la prima iniezione.

Secondo le informazioni riportate all’interno del documento ministeriale firmato dal medico Giovanni Rezza, si apprende che tutti coloro che si ammalano di Covid entro le prime due settimane che seguono la somministrazione della prima dose di vaccino dovranno ricevere anche la seconda dose nei tempi stabiliti. Tutti coloro che, invece, dovessero risultare positivi al virus dopo il 14esimo giorno dall’inoculazione della prima dose potranno evitare di procedere con l’iniezione della seconda dose poiché l’infezione consentirà di innescare automaticamente la risposta immunitaria, producendo gli anticorpi necessari, già introdotti nell’organismo con la prima dose di siero.

Vaccino Covid, Ministero della Salute: le indicazioni della circolare

Nello specifico, prendendo visione della circolare del Ministero della Salute, è possibile leggere quanto segue: “In caso di infezione da SARS-CoV-2 confermata (definita dalla data del primo test molecolare positivo) entro il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino è indicato il completamento della schedula vaccinale con una seconda dose da effettuare entro sei mesi (180 giorni) dalla documentata infezione (data del primo test molecolare positivo); trascorso questo arco di tempo, la schedula vaccinale potrà essere comunque completata, il prima possibile, con la sola seconda dose”.

Nel caso in cui l’infezione si sia, invece, manifestata “oltre il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, la schedula vaccinale è da intendersi completata in quanto l’infezione stessa è da considerarsi equivalente alla somministrazione della seconda dose”.

Vaccino Covid, Ministero della Salute: seconda dose mai controindicata

Infine, la circolare ministeriale precisa: “Resta inteso che l’eventuale somministrazione di una seconda dose non è comunque controindicata; ciò vale anche per i soggetti guariti, in precedenza non vaccinati, che hanno ricevuto una sola dose di vaccino dopo l’infezione da SARS-CoV-2 – e conclude –. L’esecuzione di test sierologici, volti a individuare la risposta anticorpale nei confronti del virus, non è indicata ai fini del processo decisionale vaccinale”.