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Vaccino Covid per tutti: dal 10 giugno prenotazione libera senza fascia d'età

Vaccino Covid per tutti 10 giugno

Dal 10 giugno la prenotazione del vaccino anti Covid non sarà più legata alle fasce d'età ma aperta a tutti: attesa la circolare di Figliuolo.

Entro il 10 giugno arriverà una circolare volta a rimuovere la suddivisione in fasce d’età per la prenotazione del vaccino: a partire da tale data tutti, anche gli under 40, potanno prenotare la propria somministrazione.

Vaccino Covid per tutti dal 10 giugno

I conti fatti dalla struttura del commissario Francesco Paolo Figliuolo sulle dosi già consegnate e su quelle che arriveranno nelle prossime due settimane hanno infatti consentito di pianificare l’accelerazione della campagna vaccinale in vista dell’estate. L’obiettivo è quello di eliminare le differenze tra regioni e allineare il più possibile i territori evitando così che ci siano aree del paese che corrono e altre che rimangono indietro.

Per la fine di giugno l’Italia avrà a disposizione oltre 28 milioni di vaccini. Una riserva sufficiente sia coprire le fasce d’età già previste sia ad andare oltre. Degli over 80, la categoria più a rischio, sono stati vaccinati oltre il 90%, per gli over 70 siamo all’80% e sugli over 60 a oltre il 65%, aveva spiegato Figliuolo.

Vaccino Covid per tutti dal 10 giugno: attesa circolare

L’obiettivo è dunque intercettare chi manca tra queste fasce per poi dare il via libera alla prenotazione per tutti. Alcune regioni sono già avanti in questo senso, tanto che la Lombardia ha già aperto le vaccinazioni agli over 30, il Lazio ha programmato numerosi open day AstraZeneca e immunizzerà i maturandi, in Alto Adige può prenotarsi chi ha più di 18 anni e l’Emilia-Romagna ha aperto tre hub interaziendali per i lavoratori.

Per evitare che si proceda in ordine sparso, entro il 10 giugno arriverà dunque una circolare che detterà la linea in previsione di un risultato che sarà l’immunità di gregge a fine settembre.

Vaccino Covid per tutti dal 10 giugno: i richiami in vacanza

Uno degli scogli da superare è quello relativo ai richiami per chi è in ferie lontano dalla propria residenza. Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha affermato che la Lombardia è pronta a garantirli e altri presidenti hanno deciso di invogliare i turisti assicurando la seconda dose anche a chi non ha la residenza.

Se una circolare già diramata da tempo prevede che chi ha in programma un lungo soggiorno, di almeno tre settimane, può ottenere l’assistenza sanitaria e dunque la seconda dose, per le vacanze più brevi il generale ha chiarito in un incontro con i governatori che “non possiamo consentirci iniziative estemporanee e locali, arriveremo a un compromesso“.