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Vaccino, Crisanti sulla terza dose: "Va fatta entro due o tre mesi"

Vaccino Crisanti terza dose

La terza dose del vaccino covid andrebbe somministrata entro due o tre mesi. Lo ha annunciato il virologo Andrea Crisanti.

La terza dose del vaccino anti-covid dovrebbe essere somministrata entro due o tre mesi. A renderlo noto il virologo Andrea Crisanti che, durante il suo intervento nella trasmissione “Un giorno da pecora” in onda su Radio1, ha parlato dell’importanza di sottoporsi al terzo richiamo prima che finisca la protezione della seconda dose. Da parte del virologo inoltre non sono mancate le riflessioni sulla recente apertura delle discoteche che, secondo l’esperto rimangono un luogo ad alto contagio. 

Vaccino Crisanti terza dose, “Potremo ritrovarci come l’inghilterra” 

Io ho già fatto la terza dose del vaccino anti -Covid, a Padova, la scorsa settimana […] dobbiamo fare la terza dose del vaccino entro due o tre mesi, sistematicamente, a quante più persone possibili”. Sono queste le parole di Crisanti che ha sostenuto quanto sia importante sottoporsi al terzo richiamo e che sia soprattutto fondamentale farlo quanto prima, per l’esattezza entro due o tre mesi. 

Crisanti ha motivato la sua affermazione dichiarando che bisognerebbe evitare che si debba affrontare una situazione simile a quella inglese: “La protezione dura sei o sette mesi dalla seconda dose”, ha precisato a questo proposito. 

Vaccino Crisanti terza dose, “Discoteche, ambiente migliore per favorire i contagi”

L’esperto ha proseguito nel suo intervento dedicando una riflessione alla riapertura delle discoteche che, dopo mesi, hanno potuto riprendere le attività seppure a capienza ridotta. “Sono l’ambiente migliore per favorire la trasmissione ma vediamo come va, potenzialmente si può fare una prova, visto che trasmissione ora è bassa. Certo sarebbe stato meglio riaprirle al 30%”, ha concluso. 

Vaccino Crisanti terza dose, Rezza: “Non si pensa ad un richiamo generalizzato” 

Da parte del direttore generale del dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza, è arrivato nel frattempo un “freno” alla somministrazione generalizzata della terza dose: “Non si pensa per il momento a un richiamo generalizzato, universale, da effettuare su tutta la popolazione, anche perché molti giovani sono stati vaccinati pochissimo tempo fa e non ne hanno sicuramente bisogno”.

Durante la consueta conferenza sull’analisi dei dati del Monitoraggio Covid della Cabina di Regia ha aggiunto che l’indice Rt continua a rimanere stabile sotto l’1: “Per quanto riguarda l’incidenza c’è ancora un lievissimo calo. C’è una decongestione dei posti in area medica e terapia intensiva. Questi indicatori, presi tutti insieme, ci mostrano una tendenza piuttosto buona. Parte del successo che stiamo avendo in questo momento nel controllo dell’epidemia è dovuto ai vaccini e alle misure precauzionali come il distanziamento sociale, le mascherine al chiuso e il Green pass”.