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Vaccino Johnson&Johnson: tutto quello che c'è da sapere

in arrivo il vaccino J&J

Tutte le informazioni sul vaccino Johnson&Johnson, in arrivo il 20 Aprile in Italia

In arrivo anche in Italia il vaccino anti-Covid della Johnson&Johnson. In attesa di vederlo inoculato, ricordiamo che sarà dovrebbe arrivare in Italia il 20 Aprile, scopriamo qualcosa in più di questo vaccino, che, tra quelli finora approvati dall’EMA, è l’unico ad essere monodose, non richiede quindi il famigerato “richiamo”.

Tutte le informazioni sul vaccino Johnson&Johnson

Dovrebbe arrivare il 20 di questo mese all’hub di Pratica di Mare, e a differenza di tutti gli altri vaccini sinora approvati dall’Agenzia Europa del Farmaco, sarà monodose, pertanto in virtù di questa caratteristica, sarà questo il vaccino inoculato nelle farmacie. 

Facciamo quindi una panoramica di ciò che al momento ci è dato sapere su questo vaccino.

È monodose

È un vaccino monodose, più maneggevole rispetto agli altri, non richiede particolari accortezze per la sua conservazione: può essere tranquillamente conservato in un frigorifero normale, con temperatura intorno a -8°C.

Come funziona

Diversamente da Pfizer e Moderna che sfruttano la tecnologia mRNa che si introduce nelle cellule del nostro corpo e le spinge a produrre l’antigene di Sars-Cov-2 che addestrerà il sistema immunitario a cercare e neutralizzare il virus, questo della Johnson&Johnson, utilizza un adenovirus  per introdurre nelle cellule le informazioni necessarie a produrre l’antigene. Il farmaco può essere somministrato a partire dai 18 anni.

Efficacia

L’Aifa sostanzialmente ha confermato quanto già ribadito dall’EMA: un’efficacia pari al 77% dopo 14 giorni dalla somministrazione nei casi gravi, che sale all‘85% dopo 28 giorni.

Quante dosi

Quante dosi in arrivo? Vero nocciolo della questione: in base ad accordi presi con l’azienda Jansen, controllata della  Johnson&Johnson, l’azienda Catalent, che ha sede nel frusinate, ad Anagni, dovrebbe produrre il vaccino nel nostro paese. Intanto tra Aprile e Giugno dovrebbero arrivare 7.307.292 dosi, nel terzo trimestre poi 15.943.184 per chiudere nell’ultimo trimestre 2021 con 3.321.497 dosi. 

Numeri che fanno ben sperare, anche se, secondo indiscrezioni a livello europeo, l’azienda avrebbe comunicato di non essere in grado di rispettare gli impegni presi in quanto avente problemi nell’approvvigionamento di attrezzature e componenti.