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Vaccino Novavax: cos'è, come funziona, effetti collaterali e differenze con Pfizer e Moderna

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Il suo nome tecnico è NVX-CoV2373: l'Ema ha approvato Novavax, il quinto vaccino anti-Covid in Europa. Ma come funziona e quali sono gli effetti collaterali?

Continua la lotta alla pandemia e resta alta la soglia d’allerta in tutto il Vecchio Continente dopo la scoperta della variante Omicron, dalla facile contagiosità. Gli esperti raccomandando di accelerare la somministrazione delle terze dosi di vaccino anti-Covid e sensibilizzano sull’importanza di aderire alla campagna vaccinale per contenere la diffusione del virus e non costringere al collasso le strutture ospedaliere. La buona notizia arriva dall’Ema, che ha approvato un nuovo vaccino contro il coronavirus. Il Novavax è il quinto vaccino anti-Covid autorizzato in Europa e il primo a base proteica: come funziona, quali sono gli effetti collaterali e quali le differenze con Pfizer e Moderna?

Vaccino Novavax, come funziona e quali sono gli effetti collaterali?

L’Agenzia europea del farmaco fa un regalo di Natale a tutti i cittadini dell’Ue: si chiama Novavax ed è il nuovo vaccino approvato per i Paesi membri. La Commissione europea ha stipulato un accordo che indirizza fino a 100 milioni di dosi agli Stati dell’Ue, con un’opzione per altri 100 milioni che saranno disponibili nel biennio 2022/2023.

Gli studi condotti negli Usa e in Messico sul nuovo vaccino anti-Covid, testati su 30mila persone, hanno dimostrato una protezione del 100% contro la malattia moderata e grave, un’efficacia del 93,2% contro le varianti attualmente più diffuse e, nel complesso, pari al 90,4%. Un’indagine condotta nel Regno Unito su 15mila persone, invece, riporta percentuali di efficacia leggermente inferiori. Pari al 96,4% contro il ceppo virale originale di Covid-19, dell’86,3% contro la variante Alpha (inglese) e, in generale, dell’89,7%.

Ogni fiala contiene dieci dosi e si caratterizza per la sua facilità di conservazione. Il vaccino Novavax, infatti, resiste a temperature standard di frigorifero, quindi più alte rispetto ai vaccini a m-Rna come Pfizer e Moderna. Anche il Novavax prevede due dosi, tra le quali devono trascorrere 21 giorni. Non è chiaro se, per contrastare la variante Omicron, anche con il nuovo vaccino sarà necessaria la terza dose. Per il momento l’autorizzazione riguarda solo i cittadini over 18.

Vaccino Novavax, pochi effetti collaterali

Il vaccino Novavax è stato testato su 15.139 persone. Secondo i dati pubblicati lo scorso settembre sul New England Journal of Medicine, i possibili effetti collaterali sono ridotti. Infatti, è stato segnalato un solo caso di miocardite, avvenuto tre giorni dopo la seconda dose e con il paziente che si è completamente ripreso dopo due giorni di ricovero.

Tra gli effetti collaterali più comuni nel campione analizzato rientrano mal di testa, dolori muscolari, stanchezza e febbre.

Vaccino Novavax, gli effetti collaterali e le differenze con Pfizer e Moderna

Novavax si basa su una tecnologia tradizionale che è completamente diversa dall’Rna messaggero di Pfizer e Moderna. A tal proposito il professor Francesco Castelli, docente di Malattie infettive dell’Università di Brescia, ha dichiarato: “La tecnologia di Novavax è più tradizionale e classica rispetto a Pfizer e Moderna. Questi ultimi istruiscono la nostra cellula a produrre la famosa proteina spike e quindi di conseguenza stimolano il nostro corpo a produrre anticorpi, mentre Novavax introduce direttamente la proteina spike inducendo il nostro organismo a rispondere, senza coinvolgere l’Rna”.

Il vaccino Novavax è sviluppato su base proteica e contiene minuscole particelle ottenute da una versione prodotta in laboratorio della proteina spike, presente sulla superficie del Covid-19. All’interno del nuovo vaccino è presente anche un adiuvante: si tratta di una sostanza che aiuta a rafforzare le risposte immunitarie.