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Vaccino, Speranza: "Superato il 72% di persone con almeno la prima dose"

Speranza vaccino

Speranza ha reso noto che il 72% delle persone vaccinabili ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino: "Un risultato incoraggiante".

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato che oggi verrà superato il 70% di persone vaccinabili che hanno avuto almeno la prima dose di vaccino. “Dobbiamo continuare su questa strada perché i vaccini sono lo strumento migliore per aprire una stagione diversa. Grazie a tutta la squadra che lavora ogni giorno a questo obiettivo in ogni angolo del Paese”, ha aggiunto.

Speranza: “72% delle persone con prima dose”

L’esponente del governo ha parlato di un risultato incoraggiante. Stando ai dati aggiornati a domenica 22 agosto, le dosi somministrate dall’inizio della campagna vaccinale sono pari a 72.920.991. I cittadini che hanno ricevuto soltanto la prima dose sono pari a 40.219.402 mentre coloro che hanno completato il ciclo 32.701.589.

Speranza, “72% delle persone con prima dose”: vaccini senza prenotazione per i giovani

Soltanto ieri il Commissario per l’Emergenza Francesco Figliuolo aveva inviato una lettera alle Regioni comunicando che ​dal 16 agosto tutti i ragazzi con età compresa tra i 12 e i 18 anni potranno avere accesso a corsie preferenziali e vaccinarsi senza bisogno di prenotazione. Gli antidoti attualmente approvati per loro dalle agenzie regolatorie sono quelli di Pfizer e Modena. Nella lettera si sottolineava che questa indicazione, ”considerata anche l’esigenza rappresentata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport“, avrà risvolti positivi anche per incentivare la ripresa in sicurezza sia delle attività sportive sia di quelle finalizzate a garantire un maggior benessere psicofisico per i più giovani.

Speranza, “70% delle persone con prima dose”: l’appello dei pediatri

Sempre nella medesima giornata la Società di Pediatria aveva lanciato un appello per estendere le vaccinazioni ai più piccoli, anch’essi vittime del Covid. In Italia il 5,5% dei casi (240.105) con 14 morti riguarda la fascia tra 0 e 9 anni, mentre il 10,0% (436.938) con 16 decessi quella tra 10 e 19 anni. Di qui l’avvertimento dell’esigenza di beneficiare di uno specifico intervento di prevenzione vaccinale Covid19 per la popolazione pediatrica in maniera tale da poter permettere di prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.