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Vaccino, una nuova circolare del Ministero chiarisce a chi andrà la terza dose

Terza dose vaccino ministero

La somministrazione della terza dose del vaccino covid è ormai diventata una realtà. Una nuova circolare del Ministero chiarisce a chi sarà somministrata.

La somministrazione della terza dose del vaccino è diventata ormai una realtà, ma quali sono le categorie che riceveranno il richiamo aggiuntivo? Ora una nuova circolare diramata dal Ministero della Salute firmata dal direttore del dipartimento della Prevenzione Gianni Rezza cerca di fare chiarezza. 

Terza dose vaccino ministero, quali sono le categorie destinate

Il direttore del dipartimento della Prevenzione Gianni Rezza, attraverso la circolare ha informato che i primi a ricevere la terza dose del vaccino saranno gli over 80, seguiti da ospiti e personale delle Rsa. Successivamente il booster verrà inoculato anche a chi opera nel settore ospedaliero, sanitario, socio-assistenziale sia nel pubblico che nel privato oltre che in farmacie e para-farmacie. Infine saranno interessati dalla somministrazione della terza dose anche persone di età superiore o uguale “ai 60 anni o con patologia concomitante tale da renderli vulnerabili a forme di Covid-19 grave o con elevato livello di esposizione a infezione”.

Terza dose vaccino ministero, in quali modalità avverrà il nuovo richiamo 

Nel documento diramato dal Ministero della Salute è stato precisato che, a prescindere dal vaccino ricevuto nel corso del ciclo vaccinale principale, ai destinatari verrà somministrato uno dei due vaccini a mRna messaggero autorizzati in Italia e più nello specifico Pfizer o Moderna. In ogni caso, è stato precisato, “La dose booster va somministrata dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario”.

Terza dose vaccino ministero, fa discutere la somministrazione in contemporanea con il vaccino antinfluenzale

Nel frattempo, l’ordine dei medici ha sollevato alcuni dubbi in merito ad un’eventuale somministrazione del vaccino covid e anti-influenzale contemporaneamente. Una strada questa che è stata aperta per prima nella regione Lazio: “Forse prima di fare annunci un po’ di coordinamento non sarebbe male”, ha puntualizzato il Presidente di Fnomceo (Federazione nazionale dell’ordine dei medici) Filippo Anelli. 

Infine il commissario straordinario all’emergenza covid Figliuolo nel corso della visita alla comunità Sant’Egidio ha messo in evidenza che l’obiettivo primario è mettere tutti in sicurezza: Abbiamo dosi per fare un ‘booster’ a tutti quelli che lo vorranno. Abbiamo l’organizzazione e la logistica per farlo […] La classificazione di operatori sanitari ‘a rischio’ è puramente accademica. Quello che fa la differenza è chi è stato vaccinato da più di 6 mesi. Gli operatori sanitari sono la nostra prima linea”.