> > Vaia e i monoclonali: “Funzionano all'85%”

Vaia e i monoclonali: “Funzionano all'85%”

Vaia e i monoclonali: “Funzionano all'85%”

L'utilità dei monoclonali come scudo per le categorie di malati più a rischio. E sui costi Vaia è categorico: "Meno che in terapia intensiva"

Francesco Vaia e i monoclonali, per il direttore sanitario dello Spallanzani non ci sono dubbi: sono utilissimi. “Con gli anticorpi monoclonali, 8-9 persone su 10 non andranno in ospedale a causa del Covid-19”. Il professor Vaia lo ha ribadito durante il suo intervento a “Domenica In”. Secondo le linee guida ribadire dal professore nel corso della popolare trasmissione televisiva gli anticorpi vanno utilizzati tra il terzo e il quinto giorno della malattia. Inoltre vanno usati in particolare per chi rischia di diventare un paziente grave. Nello specifico ipertesi, obesi oppure chi ha patologie respiratorie croniche.

Vaia e i monoclonali: 85% di risoluzione

E Vaia è positivamente categorico, merce rara di questi tempi: “Queste persone andranno in ospedale e avranno un’infusione di un’ora. Poi andranno a casa, dobbiamo evitare che le persone in ospedale”. Poi ha aggiunto: “Ci aspettiamo l’85% di risoluzione: 8-9 persone su 10 non andranno mai in ospedale. Questa è un’arma potente per evitare che le persone si aggravino. Dobbiamo evitare che le persone vadano in ospedale e possiamo farlo con terapie innovative e portando le cure a casa. Chi è da solo a casa e non ottiene risposte da nessuno, cosa fa? Va in ospedale”.

Il problema dei costi

In tema di anticorpi monoclonali non si poteva non parlare dello scoglio costi, spesso molto alti. E Vaia: “Gli anticorpi monoclonali costano molto? Costano comunque meno di un passaggio in ospedale o in terapia intensiva. C’è anche un’altra sperimentazione che stiamo portando avanti, siamo in fase 1: anticorpi monoclonali che potrebbero essere somministrati in intramuscolo o per via sottocutanea”.