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Vaiolo delle scimmie, è prevista una quarantena? Cosa fare se si è positivi

Clementi vaiolo delle scimmie

I protocolli da seguire in caso di positività al vaiolo delle scimmie e i suggerimenti in termini di isolamento e quarantena.

Con i casi di vaiolo delle scimmie in aumento in Europa ed America, le autorità sanitarie hanno chiarito cosa occorre fare se si risulta positivi e se è necessaria una quarantena: al momento in Italia si contano quattro persone che lo hanno contratto tra cui tre nel Lazio e una in Toscana.

Vaiolo delle scimmie: è prevista una quarantena?

In un’intervista al Corriere della Sera, il professor Emanuele Nicastri dell’Istituto Lazzaro Spallanzani ha reso noto che chi risulta positivo al virus dovrebbe sottoporsi agli stessi protocolli dei pazienti con il Covid previsti nelle fasi passate della pandemia. Gli infetti dovrebbero infatti restare in isolamento per 21 giorni e ricevere visite solo dietro ad un vetro che li scherma.

I casi diagnosticati finora sono tutti sotto osservazione in ospedale, tuttavia è possibile restare anche a casa seguendo le misure anti contagio e di distanziamento fisico, ovvero “stanza singola e ben areata, mascherine se si entra in contatto con un convivente, bagno separato“. Lo stesso Istituto Superiore di Sanità ha raccomandato di rimanere a casa a riposo qualora insorga la febbre e di rivolgersi al medico di fiducia in caso di comparsa di vescicole o altre manifestazioni cutanee.

Vaiolo delle scimmie: le norme negli altri paesi

Per quanto riguarda gli altri paesi europei, il Belgio ha già reso obbligatoria la quarantena per 21 giorni per i casi positivi mentre il Regno Unito l’ha raccomandata anche ai contatti stretti dei casi confermati (come i partner e i famigliari) ai quali viene offerto il vaccino MVA-BN vaccine Imvanex.