Dopo i tre casi accertati in Italia, aumenta la preoccupazione per il vaiolo delle scimmie. Per Bassetti si è verificato “quello che già è successo con il Covid”, mentre il collega Crisanti rassicura: “Ha bassa trasmissibilità nell’uomo”. Tra gli esperti intervenuti sulla questione c’è anche Fabrizio Pregliasco, il quale sottolinea la necessità di agire tempestivamente e – al contempo – evitare allarmismi.
Vaiolo delle scimmie, le parole di Pregliasco
Intervistato dall’Adnkronos Salute, Pregliasco ha dichiarato: “Ovviamente è qualcosa che ci preoccupa. Al momento però è necessario solo procedere correttamente con segnalazioni tempestive e un’attenzione specifica nei laboratori“.
Il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi e professore dell’Università degli Studi di Milano ha raccomandato: “Facciamo attenzione ai casi sospetti e attiviamo una rete nazionale di segnalazione come per le epatiti pediatriche”.
A LaPresse, invece, Pregliasco ha aggiunto: “Un elemento da comprendere per il prossimo futuro è capire se il virus ha acquisito una buona capacità di trasmissione interumana. Nelle epidemie passate non si era verificato, si trattava più di cluster familiari. Questa è l’incognita. Se non c’è stato un incremento di questa capacità, si presume che nel peggiore degli scenari si possa arrivare a qualche migliaio di casi e con un’azione molto rapida si potranno bloccare le catene di tramissione”.