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Valter Longo: con la dieta mima-digiuno si può affamare il cancro

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Roma, 20 set. (askanews) - Affamare il cancro. Uccidere le cellule tumorali con una alimentazione in particolare povera di proteine animali e soprattutto con la dieta mima-digiuno. Un aiuto in più, un'integrazione alle tradizionali terapie anti-cancro che usano gli oncologi. Parla di questo "Il c...

Roma, 20 set. (askanews) – Affamare il cancro. Uccidere le cellule tumorali con una alimentazione in particolare povera di proteine animali e soprattutto con la dieta mima-digiuno. Un aiuto in più, un’integrazione alle tradizionali terapie anti-cancro che usano gli oncologi. Parla di questo “Il cancro a digiuno”, nuovo libro (edito da Vallardi) di Valter Longo, Direttore del Laboratorio Longevità e Cancro di IFOM – Istituto Firc di Oncologia Molecolare di Milano e Direttore Istituto di Longevità della University of Southern California di Los Angeles; un testo in cui spiega e porta i risultati di 20 studi clinici.

“Il libro ha lo scopo di mettere tutto insieme, spiegare perché è una cosa diversa dall’idea di un ingrediente per combattere il tumore. Qui parliamo di proprietà fondamentali del tumore: il tumore non vuole stare senza nutrienti, è abituato ad avere tutto in eccesso, zuccheri, amminoacidi, ecc. e se gli levi tante cose, soprattutto se intanto lo attacchi con chemioterapia, immunoterapia, radioterapia, allora non riesce a sopravvivere”.

Si è visto come a una dieta con poche proteine animali, tante verdure, pesce, e un consumo limitato di zuccheri e carboidrati raffinati e ricchi di amido, corrisponda una minore incidenza di tumori e, in generale, una vita più lunga. Raccomandazioni che danno da tempo molti oncologi. Ma la dieta mima-digiuno è un nuovo approccio: raccomanda per i pazienti oncologici, un digiuno di 12-14 ore durante le 24 ore, concentrando quindi i pasti nell’arco di sole 12 ore per 4 giorni.

“Il sistema è lento e dominato dai farmaci, noi stiamo dicendo che ci sono degli interventi nutrizionali che possono aiutare tante terapie, è una cosa nuova e come sempre con le cose nuove c è un po’ di resistenza”. “Nei libro parlo di 20 studi clinici, 50 su animali, ma 20 studi clinici, la maggior parte dei quali ha effetti positivi o molto positivi”. “Ora quindi starà alla comunità decidere di quanto dati ci sarà bisogno prima di raccomandarla”.

La mima-digiuno potrebbe essere usata anche come prevenzione? Uno studio sui topi in questo senso ne ha dimostrato l’efficacia al 45%.

“I dati di laboratorio mostrano che è utile, i dati epidemiologici umani dicono che i cambiamenti nel sangue che causa questa dieta mima-digiuno sono preventivi o associati a una minor incidenza di tumori; diciamo che non lo sappiamo con certezza, ancora non c è uno studio sugli uomini, servirebbero 50 anni, ma sui topi ha funzionato e sugli uomini è stato fatto con i marcatori e ha funzionato. I valori dei fattori di rischio e infiammazione sono scesi in chi fa cicli di mima-digiuno. Quindi anche senza una certezza, in accordo con il medico, si può decidere di farla per essere probabilmente protetti anche dai tumori”.