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Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha fatto il punto della situazione sulla pandemia e sulla variante Delta del Covid. L’aumento dei casi di Covid inizia a preoccupare, tanto da pensare che l’allentamento delle restrizioni abbia delle conseguenze negative.
Variante Delta: il punto della situazione dell’Ecdc
Nel punto della situazione al 15 luglio 2021 è stato segnalato un aumento del 64,3% dei casi settimanali di Covid. L’Ecdc ha osservato una tendenza all’aumento dei casi in 20 Paesi. Nei Paesi più colpiti sono stati segnalati casi tra i 15 e i 24 anni, con aumenti limitati nelle persone over 65. Il tasso di occupazione ospedaliera giornaliera è rimasto stabile. Il tasso era di 4,2 su 100.000 abitanti, rispetto al 5,0 della settimana precedente. Due paesi, ovvero Cipro e la Finlandia, stanno registrando tendenze in aumento. Il tasso di occupazione in terapia intensiva, invece, è in diminuzione da nove settimane. Il tasso è stato di 0,7 per 100.000 abitanti, rispetto a 0,9 delle settimane precedenti. Due paesi, Cipro e il Portogallo, hanno segnalato un aumento. L’11 luglio il tasso complessivo dei casi Covid-19 per l’Unione europea e lo Spazio economico europeo era di 89,6 per 100.000 abitanti. Un tasso che è aumentato da due settimane, mentre i ricoveri complessivi sono stabili, così come il tasso di mortalità.
La valutazione del centro della situazione epidemiologica di ogni Paese si basa su un punteggio basato sul valore assoluto e sull’andamento di cinque indicatori epidemiologici settimanali. Nella settimana dal 5 all’11 luglio, l’Unione Europea è stata classificata “a bassa preoccupazione“, così come nella settimana precedente. Ci sono due paesi classificati ad “alta preoccupazione“, quattro a “preoccupazione moderata“, otto a “bassa preoccupazione” e 16 a “preoccupazione molto bassa“.
Variante Delta: le previsioni delle prossime settimane
Otto paesi, ovvero Croazia, Finlandia, Francia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna, rispetto alla settimana precedente, sono passati ad una categoria superiore. 21 Paesi, ovvero Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Irlanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Norvegia, Polonia, Romania, Slovenia, Slovacchia e Svezia, sono rimasti nella stessa categoria, mentre Cipro è passato ad una categoria inferiore. Le previsioni per le prossime quattro settimane mostrando delle tendenze in crescita nei contagi e nei decessi, che raggiungeranno 622,9 casi per 100.000 abitanti e 10,5 morti per milione di abitanti, entro l’8 agosto. In 20 paesi è previsto un aumento dei casi: Austria, Belgio, Cipro, Cechia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia e Spagna. Si prevede anche un aumento dei decessi a Cipro, Grecia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia e Spagna.
Variante Delta, Ecdc: vaccinazioni e varianti
All’11 luglio, il 63,4% delle persone con un’età supriore a 18 anni aveva ricevuto almeno una dose di vaccino, mentre il 48,1% le aveva ricevute entrambe. La distribuzione delle varianti preoccupanti è stata del 42,5% per l’Alpha, del 39,1% per la Delta, dello 0,4% per la Beta, dello 0,3% per la Gamma. 17 paesi, ovvero Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Polonia, Portogallo e Svezia, hanno evidenziato un livello di sequenziamento medio adeguato, mentre otto paesi hanno riportato un livello inadeguato. La previsione dell’Ecdc è un continuo peggioramento della situazione epidemiologica in molti paesi europei, a causa della variante Delta. L’aumento dei casi più significativo riguarda gruppi di giovani.