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Variante Delta, il rischio di morte è 11 volte superiore per i non vaccinati

Studio sulla Variante Delta: chi non è vaccinato rischia 11 volte in più di morire

Variante Delta, il rischio di morte è 11 volte superiore per i non vaccinati: tre studi specifici confermano che la doppia vaccinazione è efficace

Novità sulla Variante Delta e sul suo impatto sulle popolazioni immunizzate, il rischio di morte è 11 volte superiore per i non vaccinati: lo sostengono gli ultimi studi diffusi dai Centers for Disease Control degli Stati Uniti diffusi in questi giorni. Il sunto scientifico è essenziale e netto: chi non è vaccinato, nell’ambito della pandemia che fonda quasi tutta la sua “capacità offensiva” sulla Variante Delta e non sulle new entrys, va incontro ad un rischio di morte superiore di 11 volte. Rispetto a quale range di rischio di riferimento? A quello per chi è stato vaccinato con due dosi.

Variante Delta, rischio di morte e di ospedalizzazione: è 11 e 10 volte maggiore per i non vaccinati

Ma c’è di più: per i non vaccinati il rischio di ricovero ospedaliero è superiore di 10 volte. Il nuovo report aggiornato dai Centers for Disease Control, le agenzie federali degli Usa che coordinano le attività di contrasto al contagio, lo dice chiaramente in alcuni suoi significativi paragrafi. Ma come si è arrivati alla definizione di questo rapporto in punto di scienza? Innanzitutto bisogna evidenziare i sieri a cui fa riferimento lo stesso: sono quelli utilizzato ed autorizzati di Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson. E a definire i parametri sono i dati raccolti tra il 4 aprile e il 17 luglio in 13 aree, compresa New York City.

Rischio di morte e Variante Delta, la vaccinazione è efficace contro il covid severo

E il range temporale specifico sulle varianti? È quello del periodo in cui la variante Delta si è diffusa in maniera inarrestabile fino a diventare totalmente dominante. Ecco uno stralcio del report: “I risultati delineano un potenziale declino della protezione del vaccino nel corso del tempo contro infezioni conclamate da Sars-Cov-2 e una perdurante protezione forte contro i ricoveri e i decessi associati al Covid-19″. Ma i dati confermano anche un’altra cosa: che “la vaccinazione protegge contro forme severe della malattia, variante Delta compresa”.

I tre studi specifici sulla Variante Delta e sul rischio di morte

Nel dettaglio, un primo studio ha analizzato la situazione relativa a veterani vaccinati con Pfizer e Moderna. E l’efficacia dei vaccini contro i rischi di ricovero non è affatto mutata durante il periodo di diffusione della variante Delta, quindi la variante Delta non “buca” affatto i vaccini. C’è poi un secondo studio:, sulla scorta di dati raccolti in nove stati Usa i 3 vaccini utilizzati garantiscono una protezione all’86% contro il ricovero in tutte le fasce d’età. Veniamo allo studio numero tre effettuato su 13 aree di riferimento: viene attestata l’efficacia dei 3 vaccini approvati in relazione al rischio di ospedalizzazione e di decesso prima e dopo l’ascesa della variante Delta.