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Variante Delta in Lazio, riaprono i reparti Covid: la nota del direttore regionale

Reparti Covid Lazio

Il direttore regionale Annichiarico ha disposto la riapertura dei reparti Covid di alcuni ospedali del Lazio alla luce dell'aumento dei contagi.

Dato l’aumento dei contagi in Lazio dovuto alla diffusione massiccia della variante Delta, tutti i dirigenti sanitari della regione hanno ricevuto la direttiva di riattivare i reparti dedicadi ai pazienti Covid. Una comunicazione che ha lo scopo di evitare quando accaduto durante la seconda ondata in autunno quando le strutture sanitarie vennero travolte da malati contagiati e l’intero sistema si è trovato al collasso.

Riaprono i reparti Covid in Lazio

Stando ai dati aggiornati a domenica 18 luglio, i ricoverati positivi al virus nel Lazio erano 119 in area medica e 26 in terapia intensiva. Si tratta di numeri per il momento contenuti ma che potrebbero aumentare nelle prossime settimane. Per questo il direttore regionale Massimo Annichiarico, incaricato di coordinare reparti Covid, ricoveri ordinari e nelle terapie intensive e accessi al pronto soccorso, ha diramato una nota in cui si precisa “i posti letto convertiti dovranno essere prontamente messi a disposizione della rete Covid in presenza dell’aumento dell’indice di contagio“.

Alla nota regionale sono stati allegati i nuovi parametri a cui le strutture ospedaliere indicate (policlinico Umberto I, Città di Roma, Spaziani di Frosinone e Santa Maria Goretti di Latina) dovranno adeguarsi riattivando in totale 565 postazioni per ricoveri ordinari e di semi intensiva e 141 per le terapie intensive.

Riaprono i reparti Covid in Lazio

Alla nota regionale sono stati allegati i nuovi parametri a cui le strutture ospedaliere indicate (policlinico Umberto I, Città di Roma, Spaziani di Frosinone e Santa Maria Goretti di Latina) dovranno adeguarsi riattivando in totale 565 postazioni per ricoveri ordinari e di semi intensiva e 141 per le terapie intensive. Se nelle prossime settimane crescerà il numero dei pazienti da ricoverare, questi saranno i nosocomi addetti all’ospedalizzazione dei casi più gravi.