Le autorità sanitarie sarde hanno messo in evidenza come presto la variante Delta, altamente contagiosa “scalzerà anche da noi, come ha già fatto nel Regno Unito, la Alfa“: di qui la necessità di effettuare più controlli agli arrivi sull’isola e di non riaprire le discoteche.
Variante Delta in Sardegna
Citando lo studio israeliano secondo cui, di fronte alla mutazione indiana il vaccino Pfizer perde il 30% dell’efficacia, Il direttore del Laboratorio di analisi dell’Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Cagliari-Monserrato Ferdinando Coghe ha espresso l’importanza di accelerare sulle vaccinazioni in ogni angolo del mondo.
La pensa così anche Sergio Babudieri, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Aou di Sassari: “Troppi over 60 mancano all’appello, sono più deboli e devono vaccinarsi perché il virus per loro è più letale, smettano di avere dubbi“.
Variante Delta in Sardegna: “Controllare gli arrivi”
Coghe ha poi espresso la necessità di controllare chi arriva in Sardegna facendo tamponi a chi non possiede il green pass e a chi proviene da aree del mondo in cui la variante Delta sta imperversando. Quanto alle discoteche, ha ribadito lo stesso, bisogna evitare la riapertura: pur capendo i problemi legati all’economia, “proprio non è possibile riaprirle nelle località turistiche perché sono luoghi perfetti per il contagio seriale e se saranno riaperte lo pagheremo”.