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Il virologo Giorgio Palù, variante Delta: "Colpisce di più bambini e adolescenti ma non deve spaventare"

Giorgio Palù

Il virologo Giorgio Palù, membro del Comitato tecnico scientifico, ha spiegato che la variante Delta colpisce maggiormente i bambini e gli adolescenti

Il virologo Giorgio Palù, membro del Comitato tecnico scientifico, ha spiegato che la variante Delta colpisce maggiormente i bambini e gli adolescenti. Nonostante questo ha dichiarato che non deve spaventare.

Covid, Palù: le parole sulla variante Delta

Il virologo Giorgio Palù, membro del Comitato tecnico scientifico e presidente del cda dell’Aifa, intervistato dal Corriere della Sera, ha cercato di tranquillizzare tutti sulla variante Delta del Covid.È possibile che la variante Delta diventi dominante anche in Italia. Ma non bisogna spaventarsi sebbene sia più contagiosa. Il processo evolutivo di un virus pandemico consiste nell’adattarsi sempre di più alla specie ospite e non nel diventare più virulento, pena la sua stessa estinzione. Capiremo presto se abbiamo a che fare con un ceppo che dà luogo a manifestazioni meno gravi avendo come bersaglio le vie respiratorie superiori, naso e faringe” ha dichiarato il virologo, che ha sottolineato che bisogna ricordare sempre le precauzioni base, come l’uso della mascherina nei luoghi affollati e al chiuso. “È uno dei circa 20 ceppi mutanti del Sars-CoV-2 considerati oggetto di preoccupazione. È comparsa a dicembre 2020 in uno Stato nel nord dell’India, pochi mesi dopo è stata la causa di oltre 30 mila casi al giorno a Nuova Delhi anche tra soggetti già guariti e vaccinati” ha spiegato Giorgio Palù, rispondendo alla domanda sulla pericolosità di questa variante. Il virologo ha spiegato che si tratta di un’evoluzione naturale del virus, ma non bisogna essere drammatici, anche se i numeri indicano che la variante si sta diffondendo velocemente.

La variante Delta colpisce di più bambini e adolescenti?

La variante Delta, come ha spiegato il virologo Giorgio Palù, colpisce maggiormente bambini e adolescenti. “Dipende dal fatto che pur possedendo meno recettori per il virus nelle cellule delle prime vie respiratorie, naso e gola,vengono infettati con maggior facilità in quanto la variante ha acquisito una più elevata affinità per i recettori stessi” ha spiegato, aggiungendo che una delle sue tre sottovarianti ha acquisito mutazioni che la rendono più infettiva del 50% rispetto alla variante Alfa, ovvero quella inglese. “Alcuni la descrivono come responsabile di sintomi più lievi. Il naso che cola, mal di testa. Tipici del raffreddore. Attendiamo studi più accurati. Non sappiamo se questa descritta minore aggressività sia legata al fatto che in Inghilterra, dove è più studiata perché più diffusa, molti dei positivi al virus Delta avevano già ricevuto la prima dose di vaccino acquistando una certa protezione. La vaccinazione è un significativo scudo contro forme gravi e ricoveri” ha spiegato il virologo.

Variante Delta, Palù: nessun allarmismo

La variante Delta ha nuove caratteristiche, riesce a evadere in certa misura l’attacco degli anticorpi e si è modificata dal punto strutturale nella proteina S in modo tale da poter riconoscere meglio i punti in cui agganciarsi alle cellule umane e penetrare al loro interno” ha spiegato Palù. “Il tasso di positività è intorno allo 0,3%, i ricoveri in area medica sono in calo, quelli in rianimazione sono in continua diminuzione, l’incidenza di Covid-19 è tra i 10 e i 15 casi ogni 100 mila abitanti a settimana. Significa che in queste condizioni si possono tracciare facilmente i focolai, inclusi quelli da variante Delta, e limitarne l’espansione. E poi c’è l’effetto della stagione estiva. Insolazione, aria aperta, vento. Il virus sottoposto a queste azioni di contrasto naturali ha vita breve perché viene ostacolato nel propagarsi via aerosol” ha aggiunto il virologo, parlando dei dati in Italia. L’esperto ha spiegato che il vaccino protegge con grande efficacia, per questo è importante accelerare la campagna vaccinale.