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Variante Delta, Palù: "I positivi contagiano altre 3-4 persone, i giovani devono vaccinarsi"

Palù variante Delta

Chi contrae la variante Delta può infettare fino a quattro persone: l'invito del virologo Palù ai giovani affinché si vaccinino.

Il virologo Giogio Palù, membro del Comitato tecnico-scientifico, ha ricordato l’importanza che anche i più giovani si sottopongano alla vaccinazione perché chi contrae la variante Delta, che ora sta colpendo maggiormente gli over 40, è in grado di contagiare 3-4 persone.

Palù sulla variante Delta

Intervistato dal Corriere della Sera, l’esperto ha spiegato che nei ragazzi i sintomi sono di solito lievi ma solo se si immunizzano è possibile controllare la diffusione dell’epidemia. Ciò che preoccupa della variante Delta, ha evidenziato, è il fatto che in breve tempo è riuscita a soppiantare la Alfa (inglese) grazie ad una maggiore trasmissibilità, superiore di circa il 40-50%, che ha provocato un netto aumento dell’indice di contagio.

Un soggetto infettato può infatti trasmettere il virus quasi ad altri quattro contatti, e la mutazione è quindi destinata a diventare dominante sia in Italia che nel resto d’Europa come già avvenuto in Regno Unito, negli Stati Uniti ed in altre parti del mondo (India, Brasile, Bangladesh).

Palù sulla variante Delta: “Maggior aggressività non dimostrata”

Per quanto riguarda l’aggressività, Palù ha affermato che al momento non ci sono dati sperimentali e clinici che certifichino un aumento del grado di patogenicità della variante, che anzi nei giovani non vaccinati appare manifestarsi con sintomi simili a quelli del raffreddore. Il rischio, come predetto, è però che i più giovani la trasmettono a quella fascia di over 50, circa 5 milioni, che non ha ancora effettuato il vaccino e che rischia manifestazioni gravi dell’infezione.

Al momento, nonostante il netto incremento dei casi positivi, l’impatto sui servizi ospedalieri sembra abbastanza limitato: “Proprio per questo dobbiamo continuare a puntare sulle vaccinazioni, sulle misure igienico-sanitarie di prevenzione e sul tracciamento diagnostico per contenere i nuovi focolai“.