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Variante Mu, Crisanti rassicura: "Meno contagiosa della Delta, è presto per flagellarsi"

Covid

L’esperto Andrea Crisanti si è espresso in merito alla variante Mu, spiegando che la mutazione risulta meno contagiosa della variante Delta.

Il direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova, Andrea Crisanti, ha rilasciato alcune dichiarazioni relative alla variante Mu del coronavirus.

Variante Mu, l’intervista di Crisanti a “L’aria che tira”

In occasione della sua partecipazione a L’aria che tira, programma condotto da Myrta Merlino e trasmesso su La7, il direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova, Andrea Crisanti, si è espresso in merito a svariati temi legati alla pandemia.

In particolare, interrogato dalla conduttrice, l’esperto ha deciso di riferire la propria opinione rispetto alla variante Mu e alla pericolosità della nuova mutazione Covid, individuata in Colombia nel mese di gennaio 2021 e attualmente rilevata in circa 39 Paesi dislocati in contesto internazionale.

Variante Mu, Crisanti rassicura: “Meno contagiosa della Delta, è presto per flagellarsi”

A proposito della variante Mu, il medico Andrea Crisanti ha spiegato: “Ogni variante che ha molte variazioni nella regione che viene utilizzata per fare i vaccini sicuramente è una variante che suscita attenzione ed è, quindi, una variante che va studiata. In questo momento, la stanno studiando in laboratorio. Poi dipende da quello che succede sul campo perché non necessariamente sempre gli esperimenti in laboratorio poi ricapitolano quella che è la situazione sul campo. Comunque, è una variante che sicuramente ha un indice di trasmissione più basso della variante Delta. È una variante che ha diversi cambiamenti nella regione riconosciuta dagli anticorpi indotti dal vaccino e quindi per questo genera un po’ di preoccupazione ma io direi che è ancora presto per preoccuparsi e flagellarsi con la variante Mu”.

Variante Mu, Crisanti: la disputa sull’efficacia dei tamponi salivari

Tra le altre questioni affrontate a L’aria che tira, il medico ha esaminato anche i risultati contrastanti emersi dall’analisi dei tamponi salivari impiegati per rilevare il SARS-CoV-2 che hanno dato esiti differenti.

Su questo argomento, Andrea Crisanti ha precisato: “Gli studi che dicono che i tamponi salivari funzionano bene son tutti studi fatti con supervisione, nel senso che il campionamento è stato fatto con la supervisione di persone che sapevano come indirizzare la persona. Il fai da te cambia completamente la sensibilità”.