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Varianti Covid, immunologa Viola sulle varianti e sulla campagna vaccinale: "Basta terrorismo. Giusto lo stop all'obbligo di mascherina"

Antonella Viola

L'immunologa Antonella Viola non è preoccupata per le varianti Covid ed è d'accordo con lo stop all'obbligo della mascherina.

L’immunologa Antonella Viola ha espresso il suo parere sulle varianti Covid, che stanno preoccupando, e sull’obbligo di mascherina all’aperto, tema che ha tenuto molto occupato il Comitato tecnico scientifico negli ultimi giorni.

Varianti Covid, Antonella Viola dice basta al terrorismo

L’immunologa Antonella Viola ha espresso il suo parere di scienziata sulla questione mascherine e sulla questione variante, in un’intervista per il Corriere del Veneto. “Non è affatto prematuro togliere l’obbligo di mascherina all’aperto dal 28 giugno” ha dichiarato l’esperta. Per quanto riguarda la diffusione della variante Delta, Viola ha spiegato di non esserne preoccupata perchè i vaccini si sono dimostrati efficaci anche contro la variante indiana. “Dobbiamo smetterla con il terrorismo fatto ogni volta che compare una nuova variante. Sappiamo che c’è un virus che muta, che continuerà a mutare nel tempo e rimarrà endemico. L’unica cosa che importa è cercare di capire se i vaccini funzionano o no sulle mutazioni. Per il momento, rispetto a tutte le varianti esistenti, inclusa la Delta, le persone vaccinate non vanno incontro a una malattia grave. Se però è in circolazione un virus più trasmissibile, è ovvio che le persone non vaccinate devono fare attenzione” ha spiegato la dottoressa, professoressa di patologia generale e direttrice scientifica dell’Istituto di ricerca pediatrica di Padova. I casi di variante Delta sono l’1% sul totale dei positivi.

L’esperta ha parlato anche del mix di vaccini. “Sulla vaccinazione eterologa è stato fatto un grande errore di comunicazione a livello centrale. Quando il generale Figliuolo ha dichiarato che è in fase di preparazione la terza dose, ha omesso di dire che questa sarà per tutti una somministrazione di un vaccino a mRna. Anche per coloro che hanno già ricevuto due dosi di AstraZeneca o una dose di Johnson&Johnson. Se l’avesse detto fin da subito, tutti avremmo accettato una vaccinazione eterologa. Ora, invece, in tanti esitano a fare il richiamo con un siero diverso. La vaccinazione mista non è una soluzione che ci siamo inventati di corsa: nella vaccinologia mischiare è una cosa normale. Dico a tutti di andarsi a vaccinare, di fare l’eterologa senza nessuna paura” ha aggiunto l’immunologa.

Varianti Covid: Viola sulla campagna vaccinale

Il 99% delle persone ricoverate per Covid in Veneto non era vaccinato. Molti anziani hanno dichiarato di non aver effettuato il vaccino perché sono stati convinti dai figli. “È un errore gravissimo. Esitare a vaccinarsi perché si crede che basti la protezione data da altri vaccinati è sbagliato. Il virus ci sarà e continuerà a girare: anche chi finora è stato fortunato, se non si vaccina prima o poi verrà infettato” ha spiegato l’immunologa. La campagna vaccinale sta procedendo bene e ora che l’Italia è tutta in zona bianca, tranne la Valle d’Aosta, i contagi sono i più bassi dell’anno. Il governo è ancora indeciso sulla riapertura delle discoteche e delle sale da ballo. Secondo l’immunologa Viola sarebbe il caso di aprire solo con tampone o green pass, perché reputa che l’ingresso alle persone non vaccinate potrebbe essere rischioso. “Nel momento in cui il concerto o la partita allo stadio prevedono posti a sedere distanziati e regole anti-Covid ben precise, nel momento in cui la sagra ha numeri limitati, sono diversi dalle discoteche, in cui si creano più facilmente assembramenti ed è più difficile controllare che tutti indossino le mascherine. Ma se anche negli eventi citati si creano condizioni di assembramento forte, allora la distinzione con le discoteche non ha più senso di esistere. Il punto è questo: se dobbiamo fare eventi all’aperto ok consentirlo, ma il controllo sul numero di persone deve esserci. Non siamo ancora nella condizione del liberi tutti. Aprire una discoteca all’aperto è fattibile, purché il numero di persone sia contingentato” ha dichiarato l’esperta, parlando della differenza tra discoteche e altri eventi.

Varianti Covid: le parole di Antonella Viola

La cosa che è mancata di più all’immunologa Viola durante le chiusure è stato abbracciare le persone. Ha spiegato che ora tra le persone vaccinate è una cosa che si può fare, come stare senza mascherina al chiuso. “Quando invece sono in presenza di persone non vaccinate uso la mascherina e mantengo le distanze” ha aggiunto. “Mi è mancato poter vedere i miei genitori con tranquillità, perché li ho evitati fino a quando non si sono vaccinati. Non abbiamo mai più fatto un pranzo insieme, ci vedevamo sempre all’aperto. Il fatto di poterci vedere tutti insieme ora è importante. Da madre, la cosa che mi fa più piacere è che anche i miei figli possano vedere i loro amici con più serenità. Quindi è un sollievo soprattutto per i più giovani, che hanno dovuto limitarsi nella loro socialità, e i più anziani, che sono stati in casa da soli per un anno abbondante” ha spiegato Viola. Il consiglio che vuole dare agli italiani per l’estate è quello di vaccinarsi, anche a costo di rimandare le vacanze. “Io spero che il governo riesca a organizzare la vaccinazione nelle località di vacanza. Se si fanno gli open day, si possono aprire anche ai turisti, spero si faccia uno sforzo in questo senso. Il suggerimento che do è: finché non si è già vaccinati, bisogna fare estrema attenzione perché il virus non è morto” ha spiegato.