Vasco o non Vasco?

Diventerà il tormentone estivo più della solita hit del geniazzo di turno che azzecca il motivetto con il mare e la spiaggia che poi le radio e i juke box ci sparano con furore fino alla lobotomia. Io già saprei chi candidare ma è meglio che non lo scrivo perché come ci penso… mi rimane una settimana in testa. Ecco fatto, lo sapevo. Dicevamo del tormentone estivo più della hit: Vasco andrà in vacanza e ci rimarrà fino alla pensione? Sulla pagine personale di Facebook ovviamente se ne scrivono di tutti i colori. I social network sono utili perché ognuno può dire quello che pensa, ma a volte quello che uno pensa, non vale quello di centomila o un milione. Ecco per esempio, se a me avessero contestato l’operato fino a oggi e avessi deciso di rispondere di pancia, beh, probabilmente avrei detto oltre quello che pensavo veramente. Considerando che gli sono stati contestati circa trent’anni di carriera. Siamo in democrazia e ognuno di noi può dire quello che vuole pensando di stare nel giusto o nello sbagliato. Il resto lo fa il popolo che ascolta e segue ogni mossa di personaggi che oltre alla musica hanno una vita e delle reazioni naturali, uguali a qualsiasi essere umano. Se fossi acciaccato, avessi beccato una multa per aver suonato in più perché ho cominciato tardi proprio per gli acciacchi e oltretutto arrivassero parole di sconforto da colleghi che dicono più di quello che pensano. Beh, a me verrebbe da ridere e comincerei a fare come fanno proprio questi. Sparandone una dopo l’altra. Tanto sono sempre Vasco e posso fare come mi pare. Stai a vedere se torno tra tre anni, se non compri il mio disco e non ti fai due salti sul palco.