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Un business coinvolgente decine di siti web in cui erano venduti farmaci pubblicizzati come utili contro il Covid. I carabinieri dei Nas hanno provveduto all’oscuramento di almeno 30 portali online. Tra i prodotti venduti anche un antiparassitario chiamato ivermectina, utilizzato in ambito veterinario. Nel marzo 2021 l’Ema ha precisato che esso non deve essere usato per la prevenzione o il trattamento del Covid-19.
Farmaci “contro” il Covid: il caso dei Green Pass falsi venduti nel dark web
Del dark web se ne è molto parlato negli ultimi anni. Si tratta della parte “nascosta” di Internet non raggiungibile tramite i nomali browser con cui tutti noi navighiamo. Il web oscuro è pregno di attività illegali: dalla pedofilia al commercio di sostanze stupefacenti.
Negli ultimi tempi, esso è divenuto anche il mercato di Green Pass falsi, un business fiorente se si pensa che solo di recente c’è stato un particolare aumento delle misure da parte delle autorità, tramite il debutto della certificazione verde rafforzata (o Super Green Pass).
Farmaci spacciati come rimedio contro il Covid: nulla di affidabile in realtà!
Sono stati 30 i siti chiusi dai carabinieri dei Nas, che vendevano farmaci sponsorizzati come efficaci per il trattamento del coronavirus. I medicinali di cui stiamo parlando in realtà non risultano essere autorizzati dalle autorità sanitarie e classificabili, anzi, come pericolosi per i loro effetti collaterali.
Farmaci “contro” il Covid: i portali chiusi
I portali chiusi dai Nas risultavano avere sede all’estero, ma l’Italia era uno delle aree in cui rientrava il business di tali realtà telematiche. Tra i medicinali sponsorizzati troviamo l’ivermectina, potente antiparassitario utilizzato in campo veterinario, ma anche l’azitrolmicina, un antibiotico, il cui utilizzo deve essere preceduto da opportuno parere medico.