Il Veneto andrà in zona arancione subito dopo Pasqua e il Presidente Zaia rende noto che riapriranno tutte le scuole.

Come ogni venerdì dell’emergenza covid, l’Istituto superiore di sanità ha reso pubblici i dati del suo monitoraggio sull’andamento della pandemia e fornito al ministero della Salute maggiori informazioni per poter provvedere agli eventuali cambi di colore e dunque di zona di rischio dei territori.
In questa settimana a scendere nel grado di allerta è il Veneto che, dopo un lungo periodo in zona rossa, passerà in arancione da mercoledì 7 aprile. A commentare la bella notizia è stato il Presidente del Veneto Luca Zaia che ha annunciato in conferenza stampa che da mercoledì riaprianno le “scuole dell’infanzia, asili nido, elementari e medie. Istituti superiori in presenza solo al 50% fino al 30 aprile”.
Zaia: “Veneto in arancione, riaprono le scuole”
“La luce in fondo al tunnel si vede e non è un treno – ha proseguito Zaia – i ricoveri ospedalieri in Veneto stanno diminuendo. La fascia d’età più colpita va dai 45 ai 64 anni. 54 anni l’età media dei ricoverati. Ci sono poi 2.328 studenti, dai 7 ai 14 anni, attualmente positivi al virus”.
È stato sempre il governatore leghista a riferire di aver sentito il ministro della Salute Roberto Speranza e di aver discusso con lui delle riaperture.
“L’unica cosa che resta da chiarire – ha specificato Zaia – sarà il giorno in cui inizierà la zona arancione per il Veneto: in teoria da mercoledì 7 aprile ma non è escluso che alcuni asili nido aprano già martedì. Dopo la riapertura degli istituti partiremo con i monitoraggi sulle scuole superiori sentinella e con i test rapidi nelle classi terze medie”.
Il Presidente del Veneto ha poi ricordato ai cittadini come con la zona arancione la responsabilità torni in capo a loro e per questo la Regione conferma la propria linea dura anche in questo fine settimane pasquale nel quale sarà vietato per ordinanza locale il trasferiemento nelle seconde case.
Il governatore Zaia esagera, siamo ancora in lockdown.