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Venezia, giovane colpito da una lastra di metallo durante lo stage: morto a soli 18 anni

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Una tragedia ha colpito il veneziano in queste ultime ore. Un giovane di appena 18 anni ha perso la vita proprio mentre stava facendo lo stage.

Una vita spezzata troppo presto quella di Giuliano che è morto a soli 18 anni proprio mentre stava lavorando in una nota azienda di Noventa di Piave nella città metropolitana di Venezia, dove svolgeva l’attività di alternanza scuola-lavoro. Stando a quanto si apprende il giovane è morto dopo essere travolto da una lastra di metallo. Sbigottita un’intera comunità che ancora non si capacita di come possa essere avvenuta una simile tragedia.

 Venezia, morto 18enne mentre svolgeva lo stage: la vicenda

Per il momento non è chiara la dinamica della vicenda. Da prime informazioni, pare che a seguito del violento impatto con la lastra di metallo, le gambe sarebbero state schiacciate. Vani gli sforzi degli operatori sanitari del 118 che hanno fatto il possibile per mantenerlo in vita, ma ciò non è stato possibile: troppo gravi le ferite riportate. 

Nel frattempo sul posto sono intervenuti anche lo Spisal dell’Usl 4, i vigili del fuoco oltre che le forze dell’ordine che avranno il compito di fare luce su questo dramma. 

Letta: “Una tragedia che lascia attoniti”

Nel frattempo sono diverse le personalità che hanno dedicato un pensiero al giovane. “Morire sul lavoro a diciotto anni per uno stage. Quella di Portogruaro è una tragedia che lascia attoniti, agghiacciati. Non può succedere. Non deve succedere”, sono state le parole segretario nazionale del PD Letta su Twitter. 

Il segretario nazionale di Fiom Veneto, Antonio Silvestri ha affermato in una nota: 

“Noi diciamo e diremo sempre BASTA all’alternanza scuola-lavoro! Questo sfruttamento legalizzato dev’essere fermato subito! Quanti ragazzi morti ancora dobbiamo contare prima che si agisca in tal senso!? Le fabbriche non sono posti sicuri, purtroppo le statistiche raccontano questo, però si ritiene accettabile farci entrare i nostri figli e le nostre figlie senza la dovuta accortezza e preparazione? Non è forse ora di dire BASTA una volta per tutte e di investire veramente sulla sicurezza e sulla formazione?”.