Simona Bernini In base all’autopsia effettuata sul corpo della giovane, si apprende che è morta per trombosi nel centro di accoglienza in provincia di Venezia.
La giovane migrante di origine ivoriana che è morta presso il centro di accoglienza a Cona, vicino Venezia, lunedì, sarebbe morta in seguito a una trombosi, come affermato dai risultati dell’autopsia effettuati nella giornata di ieri. Il procuratore di Venezia, ovvero Lucia D’Alessandro, ha detto che la causa della morte della giovane è dovuta a fatti riguardanti una trombo embolia polmonare, quindi non ci sarebbe stata violenza né tanto meno altre problematiche sopraggiunte. Per questa ragione, si stanno continuando a fare tutti i controlli possibili e relativi al caso per capire le condizioni degli altri migranti nel centro. La morte della giovane, il cui nome è Sandrine Bakayoko ha portato a una rivolta nel centro di accoglienza con i migranti che si sono lamentati del fatto che i soccorsi siano giunti in ritardo provocando la sua morte, mentre secondo altri, quando è arrivata in ospedale, era già priva di vita e le sue condizioni già terribili.
Nel frattempo, si cerca di far luce sui soccorsi, in quanto secondo alcuni l’ambulanza sarebbe arrivata in ritardo di 20 minuti e questo avrebbe pregiudicato la morte della giovane. Intanto, ora è tutto al vaglio degli inquirenti che stanno cercando di monitorare e fare luce sul caso.
