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Ventimiglia, un bar rischia di chiudere per razzismo

Ventimiglia, un bar rischia di chiudere per razzismo

Chiudere per razzismo. Il bar Hobbit in 3 anni ha perso tutti i clienti italiani, perché il locale è frequentato da migranti.

Chiudere per razzismo. Ancora non ci crede Delia Bonuomo, titolare del bar Hobbit. L’attività in 3 anni ha visto un calo progressivo di clienti italiani. Perché? Nessuno vuole avere a che fare con un bar frequentato da immigrati. A Ventimiglia sono tanti i migranti che passano per andare in Francia e la voce tra i viaggiatori si è diffusa rapidamente. Il bar Hobbit è diventato così “il bar dei neri” e nel 2018 nessun italiano ci vuole più metter piede.

“Il bar dei neri”

Delia Bonuomo ha perso i suoi clienti italiani abituali. Se ne sono andati via “Tutti. Inizialmente forse perché avevano paura di prendere qualche malattia bevendo un caffè. Chiedevano i bicchierini di plastica, un po’ per ignoranza e un po’ perché era ‘il bar dei neri’. Non lo so, bisognerebbe chiedere a queste persone che vanno tanto in spiaggia per diventare neri, e poi discriminano gli altri; vanno in Africa in vacanza però poi non li vogliono vedere qui; sono cose contraddittorie che io non riesco a spiegarmi”.

Sconfitti dall’ignoranza

Si scopre amareggiata la titolare del bar Hobbit, ma non pentita, come dichiara a Radio Popolare, che ha rintracciato la titolare. Il crollo economico che l’attività ha subito non è stato per nulla indifferente, ma il motivo non è legato al servizio, alla gestione del bar, anzi. Il problema del bar Hobbit, secondo Delia, è “l’ignoranza che c’è stata intorno” nei confronti dei migranti. Non di tutta l’erba bisogna fare un fascio, però, come dichiara la stessa titolare a Radio Popolare. La donna deve molto alla sua attività e al bar, che le ha permesso di incontrare persone che lottano contro l’ignoranza: “io devo dire grazie ai ragazzi, perché mi hanno fatto conoscere un mondo di persone solidali, di volontari e di persone ancora umane”.