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Verona, il candidato della Lega invia lettere elettorali “alla cortese attenzione del Capofamiglia”

L'intestazione retrò del candidato leghista

Dopo quel “alla cortese attenzione del Capofamiglia” arrivano gli strali del Partito Democratico: “Questa è la considerazione delle destre per le donne"

A Sboarina, in provincia di Verona, il candidato della Lega invia lettere elettorali “alla cortese attenzione del Capofamiglia” e scoppia una polemica accesissima su una scelta epistolare sessista e “retrò”. Un esponente in lizza per il Carroccio ha dimenticato infatti che quella figura non esiste più da decenni in punto di norma e che era un orrore in punto di etica già prima. La prima ad intervenire su Twitter sul fatto è stata la  deputata veronese del Partito Democratico Alessia Rotta: “Questa è la considerazione delle destre per le donne che, ai loro occhi, non sono esseri senzienti. Tra pochi giorni possiamo cambiare e ridare a Verona la dignità che merita!”.

 “Alla cortese attenzione del Capofamiglia”

Insomma, a Sboarina ed in vista del voto del 12 giugno la Lega ha incasellato due cose: o una gaffe di colpa o una indelicatezza di dolo. Dal canto suo il capogruppo Pd in Consiglio comunale, Federico Benini, è stato durissimo anche lui: “La Lega e Sboarina ancora una volta dimostrano di essere indietro di 50 anni rispetto alla storia. Stanno arrivando a casa dei veronesi delle lettere indirizzate al ‘capofamiglia’, figura che non esiste più dal 1975 con la riforma del diritto di famiglia che abroga tale termine”. 

“Il sindaco prenda le distanze”

E ancora: “Ma evidentemente la Lega e Sboarina non lo sanno e preferiscono indirizzare le lettere al “capofamiglia”, appunto, che fino al 1975 era l’uomo, al quale venivano riconosciuti giuridicamente e socialmente autorità sugli altri membri”. Benini ha parlato di “umiliazione della figura della donna”, ed ha invitato il sindaco uscente che sarebbe di FdI a “prendere le distanze da questo modo misogino di fare politica, per il quale è stato sbeffeggiato già da mezza Italia con le nomine solo maschili nel Cda di Veronafiere”.