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Vertice centrodestra ad Arcore, Berlusconi: “Solo un pazzo manderebbe all’aria la coalizione”

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Vertice del centrodestra ad Arcore: i commenti dei leader di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia dopo l’incontro avvenuto a Villa San Martino.

Vertice del centrodestra ad Arcore: i commenti dei leader di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia dopo l’incontro avvenuto a Villa San Martino.

Vertice centrodestra ad Arcore, Berlusconi: “Solo un pazzo manderebbe all’aria la coalizione”

Nel pomeriggio di martedì 17 maggio, si è tenuto ad Nel pomeriggio di martedì 17 maggio, si è tenuto ad Arcore un vertice del centrodestra al quale hanno preso parte il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi; il segretario della Lega, Matteo Salvini; e la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Al termine del vertice, Berlusconi ha riferito che il centrodestra è “assolutamente unito” e ha dichiarato: “È così evidente che se si disunisse perderemmo le elezioni, solo un pazzo penserebbe di mandare all’aria la coalizione. Il centrodestra così com’è funziona, aggiorneremo il programma e avremo ancora un programma unico. La coalizione va avanti spedita – e ha aggiunto –. Per le prossime amministrative, accordo raggiunto su 21 città. Non l’abbiamo trovato su 5”.

Salvini: “Ottima giornata”

Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha lasciato Arcore prima che il vertice giungesse a conclusione a causa di alcuni impegni precedentemente fissati dal Partito a Roma.

Nel lasciare Villa San Martino dopo aver partecipato a un aperitivo con gli alleati del centrodestra, Salvini ha commentato l’incontro con le seguenti parole: “Sono molto soddisfatto, è un’ottima giornata”.

Meloni: “L’unità si costruisce nei fatti”

Al termine del vertice del centrodestra ad Arcore, si è espressa anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Nel tardo pomeriggio, infatti, FdI ha diramato una nota ufficiale incentrata sull’incontro che riporta quanto segue: “È sicuramente positivo essersi incontrati ma l’unità della coalizione non basta declamarla. Occorre costruirla nei fatti. Su 26 città capoluogo sono solo 5, ma purtroppo importanti, le città in cui il centrodestra andrà diviso al primo turno ma restano ancora diversi nodi aperti. A partire dalla non ancora ufficializzata ricandidatura del presidente uscente Nello Musumeci in Sicilia, su cui la personale dichiarata disponibilità di Silvio Berlusconi si è fermata di fronte alla richiesta di Matteo Salvini di ritardare l’annuncio del candidato”.

A proposito delle prossime elezioni politiche, poi, la nota di Fratelli d’Italia ha precisato: “Se è positiva la comune contrarietà ad una futura legge proporzionale per le elezioni politiche, restano ancora fumose le regole d’ingaggio sulle modalità con cui formare liste e programmi comuni”.

Forza Italia e Lega sulla nota di Fratelli d’Italia dopo il vertice del centrodestra ad Arcore: la ricandidatura di Musumeci in Sicilia

La nota di FdI è stata commentata sia da Forza Italia che dalla Lega: entrambi i partiti si sono focalizzati sostanzialmente sul “caso Sicilia”.

Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, infatti, ha ribadito di non avere obiezioni sulla ricandidatura di Nello Musumeci, asserendo di avere con il governatore della Sicilia un ottimo rapporto personale. Berlusconi, tuttavia, ha sottolineato che sarebbe preferibile affrontare il discorso sulle regionali in futuro, dopo la conclusione delle amministrative.

A commentare la vicenda per la Lega, invece, è stato il segretario regionale della Sicilia, Nino Minardo, che ha dichiarato: “La Lega sulla Sicilia non ritarda nulla, i dubbi su Musumeci non sono di Salvini o della Lega, ma semmai della netta maggioranza dei Siciliani stando ad esempio all’ultimo sondaggio pubblico di Swg, che lo vede purtroppo terz’ultimo per gradimento in tutta Italia”.