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Veterano 98enne: 12 miglia al giorno per vedere la moglie

Guerra in Corea

"Non sono niente senza mia moglie": Luther Younger, veterano della Guerra di Corea, visita ogni giorno la moglie malata e ora paralizzata in ospedale

La guerra di Corea è quasi dimenticata, fatta eccezione qualche lacunosa reminiscenza contestualizzata alla cronaca attuale. Tuttavia, fu una delle più sanguinose della storia. Le vittime totali ammontarono a quasi 5 milioni tra mori feriti e dispersi. Oltre la metà civili. Le perdite totali americane e degli alleati furono di 178.000 uomini, mentre le armate del Nord (alleate con la comunista URSS) persero quasi 900.000 effettivi. Tre anni estenuanti, fatti di scontri nei quali si confrontarono sul campo di battaglia i due eserciti nazionali del Nord e del Sud. Il massiccio intervento da parte dell’esercito americano fu iniziativa dell’allora presidente Harry Truman. Tra i miracolati sopravvissuti alla povertà, alla follia, al dolore fisico e psichico, alle pallottole e alle bombe ci fu Luther Younge.

Oggi novantottenne, il veterano statunitense ha dovuto affrontare dure prove e un passato difficile da dimenticare. Reca segni indelebili sul suo corpo e ricordi nitidi nella sua mente. Ma la prova più dolorosa della sua vita la sta vivendo ora. Dal 2009 sua moglie Waverlee è affetta da un cancro al cervello. Da due settimane è ricoverata in condizioni critiche. Così, ogni giorno Luther percorre un totale di circa 12 miglia per farle visita. Il suo gesto d’amore e le sue parole toccano il cuore.

La storia di Luther e Waverlee

“Io non sono niente senza mia moglie”, è il commento drammaticamente amorevole di Luther. “È stato un duro colpo. È stato difficile”.

La moglie di Luther è paziente al Forte Memorial Hospital di New York da più di due settimane. Un account GoFundMe è stato creato dalla figlia Lutheta per ottenere piccoli aiuti per la sua famiglia. Con qualche caritatevole donazione, le sarà possibile coprire le spese mediche di Waverlee e fornire il trasporto per il padre, da e per l’ospedale. Attualmente si mette in cammino da solo e si dirige verso l’ospedale percorrendo diversi chilometri a piedi. “Mio padre ha sempre camminato. Dice che lo fa per rimanere vivo”, è il commento della figlia. Poi ha puntualizzato: “Non deve camminare, ma vuole. Posso portarlo in macchina, ma lui non vuole aspettare. E’ impaziente“. GoFoundMe ha raccolto 30.000 donazioni nell’arco di quattro giorni.

Veterano

Il veterano della Marina e della Guerra di Corea ha condiviso parole dolci su Waverlee, ricordando i suoi modi preferiti con cui gli mostrava affetto nel corso dei loro molti decenni insieme. “È la migliore tazza di tè che abbia mai avuto,” commenta Luther. “Lei entrava e mi baciava e diceva”, racconta dolcemente. È questa intensa emozione che alimenta la voglia di Luther di arrivare da sua moglie il prima possibile, ogni giorno. Per tutto il tempo della malattia della moglie, Luther rimarrebbe persino durante la notte. “Lui non la lascerebbe mai”, conferma la figlia.