Alberto Pastori Il Convento di San Francesco d’Assisi si trova sulla collina di fronte l’abitato di Tursi, comune italiano di 4 953 abitanti situato in provincia di Matera in Basilicata, e la sua Rabatana, ovvero un antico rione della città circondato per ogni lato da profondi e inaccessibili burroni.
Stando a quanto riportato dal sito paesifantasma.it, il convento dell’Ordine dei frati Minori Osservanti fu edificato nel 1441 e abbandonato circa 500 anni dopo, nel 1914. Nel XVII secolo poteva vantare una discreta importanza e aveva, sin dalle sue origini, ospitato cattedre di filosofia e numerosissimi novizi.
Convento di San Francesco d’Assisi
Nel 1609 furono approvati dei lavori per l’ampliamento della struttura. Tali ampliamenti riguardarono anche la costruzione di una biblioteca, che divenne molto famosa all’epoca. Il declino di questo splendido e incantevole convento ebbe inizio nel XIX secolo. Occupato militarmente dai soldati francesi di Napoleone Bonaparte verso la fine del Settecento, il convento fu completamente saccheggiato e bruciato, compresa la celebre biblioteca. A seguito delle soppressioni Napoleoniche, i frati decisero quindi di abbandonare completamente il convento. Era il 14 febbraio 1807.
Tornarono 11 anni più tardi, nel 1818, dopo la riconquista del Regno delle Due Sicilie da parte di Ferdinando IV. Verso la fine del secolo, nel 1894, fu adibito a semplice cimitero fino al 1914, anno in cui fu definitivamente abbandonato. La chiesa adiacente, invece, fu utilizzata sino agli anni ’50 e dichiarata monumento nazionale nel 1991. All’interno della chiesa sono visibili delle opere risalenti al XIV secolo.
