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Vialli: “Ho paura di morire ma il cancro non è solo sofferenza”

Vialli cancro

L’ex calciatore Gianluca Vialli ha raccontato la lotta contro il cancro ammettendo di aver paura di morire ma di aver imparato molto dalla malattia.

L’ex calciatore Gianluca Vialli ha parlato della lotta contro il cancro con Alessandro Cattelan, durante la sua partecipazione al docu-show Una semplice domanda. In questo contesto, ha rivelato di aver “paura di morire”.

Vialli rivela a Cattelan: “Ho paura di morire”

Il prossimo venerdì 18 marzo, andrà in onda su Netflix il docu-show Una semplice domanda. Alcuni contenuti della prima puntata del nuovo format sono stati anticipati dal settimanale Oggi. Tra le anticipazioni diffuse, alcune riguardano Gianluca Vialli, ex centravanti di Sampdoria, Juventus e Chelsea e collaboratore di Roberto Mancini durante la sua esperienza con la Nazionale divenuta campione d’Europa la scorsa estate.

A quanto si apprende, Vialli ha affrontato con Alessandro Cattelan la sua battaglia contro il cancro, affermando: “Io ho paura di morire, eh. Non so quando si spegnerà la luce che cosa ci sarà dall’altra parte. Ma in un certo senso sono anche eccitato dal poterlo scoprire”.

Rapporto con la malattia: “Il cancro non è solo sofferenza”

In compagnia di Cattelan, poi, Gianluca Vialli ha deciso di argomentare ulteriormente il concetto espresso, affermando: “Mi rendo anche conto che il concetto della morte serve per capire e apprezzare la vita. L’ansia di non poter portare a termine tutte le cose che voglio fare, il fatto di essere super eccitato da tutti i progetti che ho, è una cosa per cui mi sento molto fortunato – e ha aggiunto –. La malattia non è esclusivamente sofferenza: ci sono momenti bellissimi. La vita – e non l’ho detto io ma lo condivido in pieno – è fatta per il 20 per cento da quello che ti succede ma per l’80 per cento dal modo in cui tu reagisci a quello che accade. E la malattia ti può insegnare molto di come sei fatto, essere anche un’opportunità. Non dico al punto di essere grato nei confronti del cancro, eh…”.