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Viceministri e sottosegretari: tutte le nomine

Concluse le nomine dei viceministri

45 nomi, divisi tra 6 viceministri e 39 sottosegretari: si conclude così la formazione della squadra del governo Conte.

Si sono concluse le trattative per le nomine dei viceministri e dei sottosegretari del governo Conte. Si tratta di 45 nomi, divisi tra 6 viceministri e 39 sottosegretari. Tra i nomi indicati, fa discutere quello di Carlo Sibilia, pentastellato di Avellino proposto da Luigi Di Maio come sottosegretario al Ministero dell’Interno. Le passate opinioni espresse da Sibilia su argomenti quali i vaccini, la strage di Capaci, Charlie Hebdo e lo sbarco sulla Luna non sono state dimenticate.

Viceministri e sottosegretari

La squadra di governo è ormai al completo. Dopo la nomina dei ministri e il giuramento dell’esecutivo, è il momento della scelta dei viceministri e dei sottosegretari che faranno parte del governo giallo-verde alla guida del Paese. Il Consiglio dei Ministri ha completato le nomine e ha reso noto l’elenco delle persone scelte. Le nomine sono complessivamente 45, suddivise tra 6 viceministri e 39 sottosegretari, distribuiti nei diversi Ministeri.

Il Ministero dell’Economia avrà due viceministri: Laura Castelli e Massimo Garavaglia. Assegnati anche due sottosegretari, Massimo Bitoci e Alessio Villarosa.

Agli Affari regionali, Stefano Buffagni, figura molto vicina a Di Maio, tanto da essere proposto per il Ministero del Tesoro o per quello del Lavoro.

Vicenzo Santangelo, Simone Valente e Guido Guidesi (i primi due del Movimento, l’ultimo della Lega) saranno sottosegretari per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia Diretta.

Vito Crimi, pentastellato, è stato scelto come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio insieme a Vincenzo Spadafora, anch’egli grillino. Entrambi però ricopriranno anche altre cariche. Crimi avrà la delega all’Editoria, mentre Spadafora sarà anche segretario alla Presidenza del Consiglio.

Al Ministero dell’Interno, per la sua natura particolarmente delicata, non sarà affidato un viceministro ma quattro segretari, suddivisi equamente tra Lega e M5S. Salvini ha nominato Nicola Molteni e Stefano Candiani, Di Maio ha scelto Carlo Sibilia e Luigi Gaetti.

Tra i viceministri e i sottosegretari al Ministero degli Esteri troviamo: Emanuela Del Re, Manlio Di Stefano per il M5S, Guglielmo Picchi per la Lega e Riccardo Antonio Merlo per il gruppo Maie.

Alla Giustizia, il pentastellato Vittorio Ferraresi e il leghista Jacopo Morrono. Al momento sono ufficialmente sottosegretari, ma non si esclude il passaggio a viceministri.

I sottosegretari alla Difesa saranno Angelo Tofalo per il Movimento e Raffaele Volpi per la Lega.

Per quanto riguarda il superministero di Di Maio, allo Sviluppo Economico andranno i pentastellati Davide Crippa e Andrea Cioffi e il leghista Michele Geraci. Non si sa ancora se saranno viceministri o sottosegretari. Il Ministero del Lavoro vedrà invece Claudio Cominardi (M5S) e Claudio Durigion (Lega) come sottosegretari.

Altre nomine

Armando Bartolazzi e Maurizio Fugatti, rispettivamente per M5S e Lega, saranno i sottosegretari al Ministero della Salute. Al dicastero dell’Ambiente andranno invece Salvatore Micillo e Vannia Gava, come sottosegretari. La Pubblica Amministrazione è stata affidata al deputato Cinque Stelle Mattia Fantinati. Nominati Luciano Barra Caracciolo agli Affari Europei come sottosegretario e Giuseppina Castiello, leghista, al Sud. A fianco di Toninelli al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ci saranno Armando Siri, Michele Dell’Orco e Edoardo Rixi.

Ai Beni Culturali è stata affidata Lucia Borgonzoni della lega e Gianluca Vacca del M5S. Sottosegretari alle Politiche agricole saranno invece Franco Manzato e Alessandra Pesce, rispettivamente per Lega e Movimento. Infine, Lorenzo Fioramonti del M5S e Salvatore Giuliano (preside di Brindisi) saranno sottosegretari al Ministero dell’Istruzione.

Sibilia all’Interno

Fa discutere la nomina di Carlo Sibilia come sottosegretario di Salvini al Ministero dell’Interno. Sono note infatti le controverse dichiarazioni che il pentastellato di Avellino ha rilasciato negli anni sui propri profili social. In una di queste ha parlato della strage di Capaci e dell’omicidio di Borsellino come di un “atto rivoluzionario”. Non è mai stato lusinghiero nei confronti dei recenti Presidenti della Repubblica: ha definito Giorgio Napolitano un boss mafioso che controlla Riina e Baragella e ha accusato Mattarella di farsi corrompere coi rolex. Duro nei confronti dei vaccini, paragonati al Tso sui bambini, e scettico in relazione allo sbarco sulla Luna. Nel 2014 ha twittato: “Oggi si festeggia anniversario sbarco sulla Luna. Dopo 43 anni ancora nessuno se la sente di dire che era una farsa…”